La somma complessiva di cui veniva
chiesto il risarcimento raggiungeva quota 1,1 milioni di euro.
Ma in due distinte sentenze, il Trga di Trento ha respinto
altrettanti ricorsi delle associazioni animaliste, che si erano
rivolte alla giustizia amministrativa (anche) a seguito
dell'abbattimento dell'orsa pericolosa Kj1. In entrambe le
sentenze, il Tribunale presieduto da Alessandra Farina ha
evidenziato come "la legittimità del provvedimento esclude il
presupposto dell'ingiustizia del danno che le associazioni
ricorrenti deducono di aver subito". Il presidente della
Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che ha firmato il
decreto di abbattimento dell'esemplare (eseguito dal Corpo
forestale trentino il 30 luglio 2024) dopo l'aggressione a un
turista francese il 16 luglio e ben sette "interazioni con
l'uomo", esprime parole di soddisfazione rispetto alle due
pronunce, in quanto "il Tar non solo nega il risarcimento che il
nostro ente avrebbe dovuto altrimenti versare alle associazioni,
ma nella sua sentenza propone alcune puntualizzazioni su cui
l'amministrazione provinciale, con il Servizio faunistico e
l'Avvocatura, si erano espresse in più occasioni: la vita di un
uomo vale più di quella di un animale. La priorità è garantire
la sicurezza delle persone, che non poteva essere fatto né
attraverso la 'chiusura' delle aree in cui vive l'esemplare
pericoloso, quale soluzione alternativa alla rimozione, né
optando per la cattura finalizzata ad un'eventuale
captivazione".
Il Tar riconosce l'adeguatezza dell' istruttoria svolta dalla
Provincia ed evidenzia come siano state prese in considerazione
anche le alternative all'abbattimento eseguito "in tempi rapidi
al fine di ridurre i rischi alla sicurezza pubblica derivanti
dall'eventuale mantenimento in uno stato di libertà di un
esemplare classificato come pericoloso". Il Tribunale ha
stabilito che "non vi è dubbio pertanto che, sul piano
assiologico-valoriale, la Costituzione vigente, ove si configuri
un effettivo conflitto tra la vita e l'integrità fisica di un
essere umano e la vita o l'integrità fisica di un animale,
impone in via prioritaria ed indefettibile la tutela dell'essere
umano".
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