Un disastro in gara con errori tecnici inaccettabili per una scuderia come la Ferrari a fronte di una sprint-race storica, quella vinta per la prima volta in Rosso da Lewis Hamilton.
Il Gran Premio di Cina si è chiuso con un incredibile e inatteso flop per la scuderia di Maranello ma - secondo l'ingegnere di tecnica della Formula 1, Paolo Filisetti - pur considerando gli sbagli macroscopici del muretto del Cavallino Rampante che hanno portato alla squalifica di entrambe le monoposto, quanto visto nel week-end non è tutto da buttare come dimostra la performance nella mini-corsa del sabato del sette volte campione del mondo.
"A proposito degli errori tecnici della Ferrari in Cina si tratta di due casi diversi: per Hamilton - afferma Filisetti spiegando come si é arrivati alla squalifica di entrambe le monoposto dopo la gara di Shanghai che ha visto Charles Leclerc chiudere al quinto posto davanti al compagno Lewis Hamilton - Sono probabilmente legati al fatto che quello della Rossa è un progetto ancora acerbo, non solo in termini di prestazione, ma anche di gestione della gara. Il problema emerso con Hamilton - ricorda l'ingegnere già collaboratore della Gazzetta dello Sport - era stato già notato a Melbourne con un consumo eccessivo della tavola e lì sembra che abbiano alzato la macchina da terra. In Cina c'era una necessità inferiore di alzare la vettura su una pista più liscia e priva di ondulazioni. 8,6 millimetri contro i 9 consumo, vuol dire che contano i dettagli e al box Ferrari stanno imparando i dettagli di questa macchina sui parametri di assetto e quindi quell'errore ci può stare. Molto meno quello che è accaduto alla macchina di Leclerc sottopeso di 1kg. Vero è - aggiunge Filisetti - che tutti girano al limite, ci sono scusanti ma non possono essere usate come alibi, loro il consumo medio l'anno dovuto ricavare ma come ci sono riusciti gli altri dovevano riuscirci anche loro. La gara di Shanghai poi ha determinato un basso degrado delle gomme hard che ha permesso un solo pit-stop ed ha prodotto con Leclerc quello che è successo ovvero una diminuzione del peso dovuta all'estremo consumo della gomma a fine gara. Lo stesso sarebbe potuto accadere anche con Hamilton se si fosse fermato anche lui una sola volta, questo è ipotizzabile. Detto questo è inaccettabile una doppia squalifica per questo per un team come la Ferrari. Dovranno lavorare di più sulla cura dei minimi dettagli di procedura e su questo non lasciare nulla di intentato".
Guardando al futuro la valutazione di Filisetti sulla SF-25 non è catastrofica come si può pensare: "in prospettiva non sarei tanto preoccupato della carenza di performance, la McLaren è un team in fuga ma non ha un vantaggio prestazionale così elevato come la Red Bull di una volta. A Maranello stanno ancora imparando in termini di gestione e la stagione è in rapidissima evoluzione. Credo poi che già a Suzuka vedremo qualcosa di diverso, qualcosa verrà sicuramente portato. La Ferrari - conclude l'ingegnere di tecnica della F1 - è partita col piede sbagliato ma ci ha fatto veder un guizzo reale come quello di Hamilton nella Sprint in Cina. Cercherei di soppesare le due cose e rimanderei il giudizio più avanti, non si può dire che la McLaren ha già ipotecato il campionato".
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