"Le Pmi industriali stanno
affrontando gravi difficoltà a causa del rincaro dei prezzi
dell'energia dovuto alla volatilità dei mercati, alle connesse e
possibili speculazioni e alle tensioni geopolitiche in corso.
Questo rischia di minare definitivamente la competitività delle
nostre piccole e medie imprese industriali già alle prese,
specie in alcuni settori, con una crisi ormai strutturale e che,
inoltre, dovranno fare i conti anche con possibili futuri dazi
alle esportazioni". È quanto si legge in una lettera che il
presidente di Confapi, Cristian Camisa, ha inviato al Ministro
dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto
Fratin, secondo quanto riporta una nota.
"Riteniamo - scrive Camisa - non più eludibile la creazione di
una serie di strumenti, sinergici, che consentano di affrontare
in maniera strutturale queste difficoltà. Sono urgenti misure
straordinarie quali il credito di imposta per il caro energia
sulla falsariga di quanto avvenuto nel recente passato. Inoltre
bisognerebbe prevedere meccanismi di aggregazione per le Pmi
industriali che possano incentivare PPA multiacquirenti
stipulando contratti aggregati per l'acquisto di energia
rinnovabile a costi più contenuti e accessibili. In altre parole
rendere realmente a dimensione di Pmi le Comunità Energetiche
Rinnovabili, la cui implementazione risulta essere oggi troppo
onerosa e complessa per le nostre imprese. Senza dimenticare,
ovviamente, - conclude il Presidente di Confapi - le politiche
europee con l'auspicio che, a partire dal Clean Industrial Deal
e dal prossimo Consiglio Energia si possano condividere
strumenti di mitigazione dei costi anche a livello UE".
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