Il progetto del neo presidente Trumo
Stargate Ai da un lato e quello, open source, di DeepSeek
sostenuto dal governo cinese "sono una tempesta perfetta, che
spinge inevitabilmente ad una riflessione giuridica in merito
alla regolamentazione di tali tecnologie e al futuro ruolo
dell'Europa". E' questo il commento di Giulia Mariuz, Partner di
Hogan Lovells secondo cui "l'Unione Europea con il regolamento
sull'Ia ha scelto un approccio equilibrato, seppur garantista,
che ha come perno la tutela dei diritti fondamentali e, seguendo
un approccio risk-based, si propone di normare in maniera
dettagliata solo gli aspetti maggiormente impattanti, mantenendo
una posizione meno dogmatica sul resto".
"Questa scelta, seppure condivisibile, non è tuttavia
sufficiente, da sola, a garantire che l'Unione Europea diventi
un leader globale a livello di IA, in particolare a fronte degli
investimenti miliardari da parte di Stati Uniti e Cina,
associati alla volontà di questi Paesi di applicare una politica
di deregolamentazione".
"A tal proposito - conclude - vale la pena richiamare il
Rapporto di Mario Draghi, il quale sottolinea la necessità di un
massiccio intervento economico dell'Europa in relazione alle
nuove tecnologie e all'Ia, funzionale a colmare il gap
competitivo con le imprese straniere e garantire lo sviluppo di
sistemi di Ia rispettosi dei principi del Regolamento sull'Ia.
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