/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il mito greco di Fedra riletto da Federico Tiezzi

Il mito greco di Fedra riletto da Federico Tiezzi

All'Arena del Sole di Bologna dal 27 marzo con Elena Ghiaurov

BOLOGNA, 24 marzo 2025, 11:48

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"La più grande opera sulla passione erotica che il teatro abbia mai prodotto", così il regista toscano Federico Tiezzi, uno dei maestri del teatro italiano, definisce Fedra che affronta nella versione di Jean Racine, tornando così a lavorare sul mito greco dopo le prove di Antigone di Sofocle e di Ifigenia in Aulide e Medea di Euripide.
    Lo spettacolo, prodotto da Emilia Romagna Teatro in collaborazione con i Teatri di Pistoia e la Compagnia Lombardi-Tiezzi, sarà in scena all'Arena del Sole di Bologna dal 27 al 30 marzo prossimi con protagonista Elena Ghiaurov, affiancata da un ampio cast.
    Nel palazzo reale di Trezene, in una Grecia mentale e onirica di cui restano solo rovine, all'interno di una stanza della reggia simile a una camera di tortura, Fedra si dibatte nella morsa di una passione tanto irrefrenabile quanto impossibile: ama il figliastro Ippolito, figlio di primo letto del marito Teseo. Non ricambiata nella passione, Fedra calunnia Ippolito di un tentativo di stupro. Il ritorno di Teseo sarà il segnale di un inesorabile tracollo, che farà precipitare gli eventi verso la tragedia. Scritta nel 1677 a partire da Ippolito di Euripide e Fedra di Seneca, l'opera di Racine è un dramma borghese: "Fedra, sconvolta dalla sua passione, infrange l'ordine morale, familiare e sociale attraverso il suo desiderio. - Spiega Federico Tiezzi. - All'interno dell'ordine familiare, dentro le regole sociali e dinastiche, l'amore porta il disordine meraviglioso del cuore umano. La ragione cede alla violenza erotica e apparenta Fedra a un'altra eroina dell'antichità classica, Medea. Questa famiglia in cui si manifestano pulsioni la cui coscienza porta alla colpa e alla punizione (secondo il cristianesimo giansenista dell'autore), in cui si dibattono profondità morali, appartiene di diritto al dramma borghese, che da Euripide arriva fino a Ibsen e oltre".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza