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Guerritore, dopo Inganno pronta per il set di Magnani

Guerritore, dopo Inganno pronta per il set di Magnani

Al Bif&st tanti temi e l'annuncio delle riprese il 26 aprile

BARI, 24 marzo 2025, 19:13

(di Francesco Gallo)

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 Un vero fiume in piena Monica Guerritore al Petruzzelli di Bari protagonista dell'Incontro di Cinema, condotto da Angela Prudenzi, dopo la proiezione della quarta puntata della serie tv Inganno. Una serie Netflix di grande successo dove interpreta una donna sessantenne che si innamora di un uomo molto più giovane.
Dall'attrice al Bif&st tanti temi e l'annuncio delle riprese il 26 aprile  Bari tanti i temi trattati che fanno impallidire il decalogo di Nanni Moretti. Parte subito bene l'attrice sessantasettenne parlando di Anna Magnani sulla quale sta lavorando da oltre tre anni per un film, Anna, da lei interpretato ricordando come appena ricevuto l'Oscar nel 1956, essendo divenuta ingombrante per il cinema italiano aveva detto: "Torno al teatro, torno a volare".
E aggiunge poi la Guerritore "Quando sul palcoscenico gli attori aprono le braccia durante gli applausi lo fanno per aprire le ali, volare". Che cosa è la qualità? "Scegliere nella propria carriera cose che abbiano un senso che permetta alle persone di riflettere. Ho sempre creduto nelle cose che ho fatto e questo vale anche per La lupa (il film del '96 da Verga diretto da Gabriele Lavia e con Raoul Bova, ndr) che era ancora più scandaloso".
"Quando mi hanno proposto Inganno basato sulla miniserie tv inglese Gold Digger - sottolinea - mi era stato detto che volevano un'attrice con le spalle grosse e non rifatta. Una donna insomma che vivesse i suoi sessant'anni come dovevano essere raccontati per essere credibile per il pubblico".
Purtroppo per il cinema italiano "a trenta anni sei già vecchia.
L'interregno tra essere madre e essere nonna, tra i cinquanta e i settant'anni, è brevissimo e desolato. Allora c'è una sola cosa da fare, diventare padroni del proprio destino".
Tornando al film sulla Magnani dice ancora: "Dovremmo iniziare a girare il 26 aprile. Per quanto riguarda la scrittura per me conta molto la scelta delle parole e poi quello che manca a volte viene riempito in sogno. Proprio come diceva la Morante: il personaggio mi viene a trovare di notte e mi detta".
E ricorda ancora la Guerritore: "Devo tutto a Giorgio Strehler anche la testardaggine di credere nel mio talento. A quindici anni mi disse 'quando non sei in scena non perdere tempo vieni qui dietro e guarda cosa faccio'. Per lui 'il teatro era il racconto di un uomo che diventa racconto di tutta l'umanità'. E sempre Strehler una volta mi disse: 'tu farai l'attrice, non ti fermare'".
Ci sarà una seconda stagione di Inganno? Guerritore, ci pensa un po' su e poi dice: "Se si guarda come finisce la serie presuppone che qualcosa che non vada ci sia.
Comunque una cosa è certa, il suo successo è andato oltre le aspettative, è stato davvero imprevedibile. Era comunque una serie che si doveva chiudere, ma io ho comunque un'opzione per fare 'Inganno 2', o qualcosa che possa esserne uno spin-off.
Comunque, a proposito di Netflix, potrebbe essere anche una buona opzione per la mia Magnani".  
   

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