(di Laura Valentini)
Le sceneggiature le sceglie "un po'
con l'istinto e un po' se mi piace il regista, dipende". Di
fatto cerca di "fare sempre cose diverse, usare tanti linguaggi,
tanti registri, generi diversi, dal dramma alla commedia. Sono
versatile, camaleontica". Parola di Claudia Gerini, che tra
commedia, crime e dramma rimane protagonista di cinema e
serialità tv: da Us Palmese dei Manetti Bros a marzo al cinema a
Netflix dove approderà a breve con il ruolo di agente segreto
che non rinuncia ai tacchi a spillo nella serie nata dai libri
'Sara' di Maurizio De Giovanni. Non a caso il premio che
riceverà venerdì 24 gennaio al Sudestival, 'Eccellenti Visioni',
è dedicato alla sua carriera: la sera stessa al festival del
cinema che prende il via a Monopoli sarà presentato 'E se mio
padre', film diretto da Solange Tonnini dove Gerini interpreta
la madre della regista che sarà presente insieme all'altro
protagonista, Massimo Ghini. "Per il ruolo mi sono ispirata al
racconto di questa donna che mi ha fatto Solange: una donna
molto amorevole, molto romantica e molto molto mamma. Nella
realtà si chiamava Tosca, l'abbiamo chiamata Norma, era molto
innamorata di quest'uomo e sperava che avrebbe lasciato la prima
moglie. Quando Sole mi ha detto 'devi essere tu la mia mamma' ho
capito che ci teneva particolarmente" racconta l'attrice
conversando con l'ANSA. "Io e Massimo Ghini formiamo una coppia
fantastica, dopo il film di Muccino 'A casa tutti bene', siamo
una coppia ormai rodata e che funziona molto bene".
Tutta al femminile invece l'alchimia che emerge in 'Sara' , la
serie di Netflix dove Gerini interpreta Teresa, amica di Sara
(Teresa Saponangelo): "avevo letto i libri di De Giovanni prima
di sapere del ruolo e mi era molto piaciuta questa donna forte,
con una sua etica; c'è una grande amicizia tra donne, una grande
solidarietà. Teresa è a capo di una unità dei servizi segreti, è
una donna intuitiva e dinamica che tiene molto alla sua
femminilità in modo molo diverso rispetto a Sara che si è
lasciata andare. La serie - spiega l'attrice - mescola molti
linguaggi, c'è l'indagine poliziesca, il mistero, l'action e
anche tanta ironia. E' molto bella secondo me, il regista
Carmine Elia è stato molto bravo e abbiamo girato sullo sfondo
stupendo di Napoli". Gerini a marzo sarà sul grande schermo
anche con la commedia 'Us palmese' dei Manetti, una commedia
"che ho amato proprio da spettatrice, quel tipo di film che ti
fa uscire dal cinema con la sensazione che il mondo è un posto
bello dove stare", osserva.
Mentre è alla ricerca di una storia giusta per tornare dietro la
macchina da presa dopo l'esordio con 'Tapirulan', Gerini ha
girato quello che definisce il film "dei Claudi, io Claudia
Pandolfi e Claudio Amendola per la regia di Davide Minnella: si
chiama 'Fuori la verità' e uscirà quest'anno, penso in ottobre.
E' una famiglia che partecipa a un quiz televisivo in cui si
deve dire la verità sulla propria vita, con un montepremi molto
alto se si arriva al domandone finale e questo non mancherà di
creare delle sorprese..". Infine per concludere il terzetto di
"piacevolissimi registi" con cui ha lavorato di recente, Gerini
cita Giampaolo Morelli che ha firmato 'L'amore sta bene su
tutto', un film con un cast corale tra cui c'è lo stesso Morelli
"che interpreta mio fratello, poi Gianmarco Tognazzi , Max
Tortora, Paolo Calabresi".
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