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Cipolletta: 'Per i libri di testo va introdotta la detrazione fiscale'

Cipolletta: 'Per i libri di testo va introdotta la detrazione fiscale'

Il presidente Aie al Forum ANSA dopo l'incontro al Quirinale: 'Male le vendite dei libri nel 2025, ripensiamo le Carte Cultura'

25 marzo 2025, 17:37

Redazione ANSA

ANSACheck
Cipolletta, per libri di testo va introdotta detrazione fiscale - RIPRODUZIONE RISERVATA

Cipolletta, per libri di testo va introdotta detrazione fiscale - RIPRODUZIONE RISERVATA

"La scuola sta soffrendo per un calo demografico evidente, che ridimensiona il mercato complessivamente, ma soprattutto soffre del fatto che ormai da oltre 15 anni è stato fissato un tetto per la spesa per i libri e non è mai stato modificato. È un tetto che si è andato erodendo in maniera consistente e rende difficile ai professori indicare quali sono i testi da comprare, allora distinguono fra obbligatori e consigliati, ma il tetto è troppo stretto e per noi editori significa una riduzione di mercato penalizzante". Lo ha detto il presidente dell'Associazione Italiana Editori, Innocenzo Cipolletta, oggi in audizione al Quirinale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al quale è seguito un Forum ANSA dedicato ai temi dell'editoria, della lettura e della diffusione dei libri.

 "Il ministro Valditara - ha detto ancora Cipolletta all'ANSA - ha varato una indicizzazione a partire dal 2025 che è una buona cosa, ma non sana il passato, sanerà il futuro. In più c'è un problema di capienza da parte delle famiglie per l'acquisto di questi libri. La nostra proposta è che si vada oltre il sistema del tetto e si introduca un concetto di detrazione fiscale magari combinata con il livello del reddito delle persone in maniera tale che la spesa per la scuola , che è obbligatoria, sia possibile dedurla dalla imposizione fiscale. Penso sia questa la strada principale per arrivare a una soluzione che consenta alle famiglie di investire nell'apprendimento e a noi di poter fare un lavoro normale, senza stress eccessivi" ha spiegato Cipolletta nel corso del Forum ANSA.

"Poi c'è il mondo dell'Accademia e professionale ed è risultato che una piccola minoranza legge un libro, tutti si preparano su appunti copiati, fotocopie più o meno autorizzate, slide proiettate dal professore. Tutti strumenti utili, per carità, che però hanno una qualità informativa decisamente bassa. Su questo stiamo parlando con il ministero per vedere come fare. Anche qui c'è un problema di spesa e quindi se il Paese vuole che la gente sia istruita bisogna che in qualche maniera venga considerato questo. Anche in questo caso facendo una diversità nel livello dei redditi, comunque una deduzione fiscale potrebbe essere la soluzione ottimale".

 

 

 

"Abbiamo avuto un calo della lettura e della vendita dei libri nel 2024 che ci ha preoccupato. Ce lo aspettavamo, purtroppo, perché l'anno scorso sono state modificate le misure di sostegno al libro. In particolare è venuto meno il provvedimento per il sostegno delle biblioteche, erano 30 milioni, ed è stata modificata la 18App sostituita dalla Carta della Cultura e dalla Carta del Merito".

Lo ha detto il presidente dell'Associazione Italiana Editori, Innocenzo Cipolletta, al Forum ANSA seguito all'udienza di oggi al Quirinale con una delegazione dell'Aie e i quattro vicepresidenti.

"Sapevamo che queste due carte avrebbero funzionato meno, non solo perché c'erano meno risorse che erano state assegnate, ma anche perché erano più complicate. Mentre la 18App era un sistema universale, per cui quando si compivano i 18 anni si aveva diritto ad avere una somma da spendere in cultura. La Carta del Merito è per quelli che hanno un certo punteggio nella licenza liceale e quella Cultura solo per quelli che hanno un reddito relativamente basso. Questo impone di portare delle certificazioni e rende più complesso il sistema e ha comportato che dei 190 milioni messi in bilancio ne siano stati spesi sì e no 100, un largo terzo in meno" ha spiegato all'ANSA il presidente dell'Aie.

"Purtroppo il 2025 si presenta non bene. È vero che il ministro Giuli, e per questo lo ringraziamo, ha inserito il finanziamento delle biblioteche, 25 milioni e non 30, ma sono importanti. Al tempo stesso però sarà a pieno regime l'effetto della modifica delle Carte perché mentre nel 2024 ci sono state queste due nuove carte, ma anche la coda della 18App che ha funzionato fino ad aprile, questa coda non c'è più e infatti lo constatiamo, i primi mesi dell'anno stanno andando male rispetto alle vendite", ha evidenziato. "Ci auguriamo si ripensi questo sistema che è ben congegnato ed è stato copiato da Germania, Francia, Spagna. Confido in una riflessione perché con il ministro Giuli abbiamo detto che si sarebbe guardato a quello che era il processo di queste carte e si sarebbe presa una decisione" ha concluso Cipolletta.

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