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Il Papa in condizioni critiche ma stazionarie, si prega a San Pietro

Il Papa in condizioni critiche ma stazionarie, si prega a San Pietro

In prima fila i cardinali anti-Bergoglio. 'Non si sono verificati episodi acuti respiratori' . Nuova tac ai polmoni, 'prognosi resta riservata'. Convocherà il concistoro

CITTÀ DEL VATICANO, 25 febbraio 2025, 22:01

di Fausto Gasparroni

ANSACheck
++ Il Papa in condizioni critiche ma stazionarie ++ - RIPRODUZIONE RISERVATA

++ Il Papa in condizioni critiche ma stazionarie ++ - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le condizioni cliniche di Papa Francesco "rimangono critiche, ma stazionarie", riferisce il Bollettino medico diffuso dalla stampa vaticana.

"Non si sono verificati episodi acuti respiratori ed i parametri emodinamici continuano ad essere stabili", viene spiegato. Il Pontefice, al suo dodicesimo giorno di ricovero al Policlinico Gemelli, "ha effettuato una tac di controllo programmata per il monitoraggio radiologico della polmonite bilaterale", e al momento "la prognosi rimane riservata".

 

La sala stampa ha fatto anche sapere che in mattinata Francesco, "dopo aver ricevuto l'Eucarestia, ha ripreso l'attività lavorativa". Atteso, quindi, in particolare l'esito della Tac, le cui risultanze sono in corso di esame da parte dei medici, per capire come il Papa reagisce alla terapia per la polmonite bilaterale. E verificare se l'infezione polmonare sussiste ancora o no. E' la terza tac effettuata da Bergoglio al Gemelli, dopo la prima all'arrivo e la seconda che ha rivelato la polmonite bilaterale.

Rispetto a ieri resta la lieve insufficienza renale, che però non desta preoccupazioni, mentre anche l'ossigeno viene somministrato ai livelli richiesti dalle necessità. Stamane la sala stampa vaticana aveva fatto sapere che il Papa aveva "riposato bene, tutta la notte" e "senza interruzioni", escludendo dunque altre crisi respiratorie. Dopo il risveglio è continuata "la terapia abituale di questi giorni". Nei bollettini medici, tra l'altro, non si è mai parlato della somministrazione di sedativi, viene fatto notare.motivo per parlare di dimissioni o per ipotizzarle, continuiamo a pregare affinché migliori sempre di più, fino alla completa guarigione e al ritorno al suo ministero".

 

 

 Il Papa non solo "si è alzato" ma ha ricevuto visite martedì nella suite al decimo piano del Gemelli e ha lavorato prendendo decisioni segno anche della volontà di sbrigare e smaltire impegni rimasti in sospeso. Francesco ha ricevuto, per la prima volta durante l'attuale ricovero, il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin e il sostituto per gli Affari generali, l'arcivescovo Edgar Pena Parra. Ed è nell'occasione di quest'udienza - in cui sicuramente avrà discusso anche di altre questioni - che il Papa ha approvato la promulgazione di decreti delle Cause dei Santi, tra cui quelli sulla "venerabilità" di Salvo D'Acquisto per il sacrificio dell'"offerta della vita", e del prete americano Emilio Giuseppe Kapaun, ucciso nella Guerra di Corea. Ma soprattutto Francesco ha approvato la prossima santità di Bartolo Longo, fondatore e benefattore del Santuario di Pompei, e del laico venezuelano Gregorio Hernandez Cisneros, per la canonizzazione dei quali convocherà un Concistoro al fine di stabilirne la data

Una serie di nomine ha poi riguardato vescovi in Canada e in Brasile. Come pure i due nuovi segretari generali del Governatorato, mons. Emilio Nappa e il laico avv. Giuseppe Puglisi-Alibrandi, anche attraverso modifiche alla Legge fondamentale dello Stato della Città del Vaticano e a quella sul suo Governo: attribuita alla neo-presidente suor Raffaella Petrini la facoltà di conferire competenze e mansioni ai due nominati. Francesco ha divulgato anche il messaggio per la Quaresima, periodo pre-pasquale che non potrà inaugurare il 5 marzo, mercoledì delle Ceneri, con l'usuale processione all'Aventino. "La morte è stata trasformata in vittoria e qui sta la fede e la grande speranza dei cristiani: nella risurrezione di Cristo", scrive nel testo, datato 6 febbraio, in cui esorta i cristiani anche a identificarsi con le sofferenze dei migranti. L'invito è inoltre a "camminare insieme, essere sinodali, questa è la vocazione della Chiesa. I cristiani sono chiamati a fare strada insieme, mai come viaggiatori solitari". Ha fatto inoltre sentire la sua presenza anche con un corposo messaggio inviato al Congresso di Lima sulla prevenzione degli abusi nella Chiesa, richiamando alla responsabilità nell'uso dell'IA. Prosegue la preghiera dei fedeli e il rosario in Piazza San Pietro, nel secondo giorno presieduto dal cardinale filippino Luis Antonio Tagle, pro-prefetto per l'Evangelizzazione. E sull'ombra di un possibile rinuncia interviene il cardinale Angelo Bagnasco: "non c'è alcun motivo per parlare di dimissioni o per ipotizzarle, continuiamo a pregare affinché migliori sempre di più, fino alla completa guarigione e al ritorno al suo ministero". 

Video Papa ricoverato, fedeli leggono il Rosario davanti al Gemelli

 Sarà il cardinale Luis Antonio Tagle, Pro-Prefetto del Dicastero per l'Evangelizzazione, a guidare questa sera alle 21 il rosario in Piazza San Pietro per la salute del Papa

 "Mi pare che non ci sia alcun motivo per parlare di dimissioni o per ipotizzarle". Lo afferma il cardinale Angelo Bagnasco ai microfoni di Rtl 102.5. Parlando della catena di preghiera per la salute del Papa, il cardinale aggiunge: "Se il mondo si è fermato per pregare, è una cosa grandissima: una catena di preghiera che si è innalzata al Signore proprio per il Santo Padre Francesco in questo momento così delicato".

"Secondo i bollettini medici, le condizioni di salute del Papa sono in lieve miglioramento. Continuiamo a pregare affinché migliori sempre di più, fino alla completa guarigione e al ritorno al suo ministero", conclude Bagnasco. 

Il geriatra: "Il Papa è grave ma il quadro non è critico, non c'è sepsi"

La situazione clinica del Pontefice "resta sicuramente grave e importante ma non direi critica e, al momento, non ritengo vi siano segnali di una condizione di sepsi iniziale". Lo afferma il presidente della Società italiana di geriatria e gerontologia (Sigg), Dario Leosco, commentando l'ultimo bollettino sulle condizioni di Papa Francesco che segnala un 'lieve miglioramento'. Il Papa, rileva all'ANSA, "sta dimostrando di avere una tempra forte e sta reagendo, e questo è positivo. Ma questa condizione clinica potrebbe protrarsi a lungo, dato il quadro complesso, e concordo con il fatto che la prognosi resti riservata". "Gli episodi di crisi respiratoria che il Papa ha avuto - spiega Leosco - sono dovuti alla componente asmatica che provoca una restrizione delle vie respiratorie, ovvero una broncocostrizione. Quindi l'aggravamento riscontrato anche ieri non credo sia giustificato dal mancato controllo dell'infezione respiratoria, bensì dalla condizione dei bronchi che è critica e può essere controllata solo dalla somministrazione di farmaci cortisonici". Il fatto che il Pontefice "entri ed esca da questi quadri altalenanti di aggravamento della condizione respiratoria - rileva il geriatra - appare cioè più legato alla componente asmatica e potrebbe dunque non essere legato alla mancata risposta alla terapia antibiotica". Quanto all'anemia, "l'infezione di per sè provoca una depressione dell'attività del midollo e quindi una riduzione della produzione di cellule sanguigne, così come il fatto che sia sottoposto ad una terapia antibiotica massiccia".

Ad ogni modo, ribadisce l'esperto, "se si passa da una situazione instabile ad una più stabile, come pare stia accadendo, credo che non ci siano degli elementi che possano far prevedere al momento una condizione di sepsi. La sepsi infatti è una condizione grave che non si risolve a breve. Pertanto mi pare che il quadro clinico generale non sia da collegarsi ad un problema septico. L'ossigenoterapia resta invece necessaria per mantenere una condizione accettabile dei parametri respiratori". Il rischio è però che il Pontefice perduri in questo quadro clinico 'altalenante' ma sostanzialmente critico: "Il superamento dell'attuale condizione di criticità - afferma Leosco - dipende dall'andamento dell'infezione polmonare che è espresso dagli indici infiammatori sistemici, quindi dall'emocromo, dai globuli bianchi e la proteina C reattiva. La risposta alla terapia antibiotica dipende dall'andamento di questi parametri, che al momento non sono resi noti nel bollettino. Sono dunque ore decisive per valutare la risposta alla terapia antibiotica". Ad ogni modo, "sia pure a fronte di una tempra forte come quella del Pontefice - conclude il presidente Sigg - questa condizione di criticità potrebbe durare a lungo".

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