Il vicario generale della Diocesi
di Bolzano e Bressanone Eugen Runggaldier, nel corso della
conferenza stampa, ha sottolineato che "i casi di abuso nella
Chiesa non possono essere considerati come episodi isolati. Essi
si basano su deficit sistemici come la sessualità immatura,
l'isolamento dei sacerdoti, le strutture clericali, la mancanza
di una cultura dell'errore e l'insufficiente trasparenza. Questi
ambiti vengono affrontati in modo specifico per eliminare le
cause strutturali".
Secondo il vicario generale servono ora "strutture chiare di
ascolto, intervento e prevenzione. "Il Centro di ascolto - ha
annunciato - sarà rafforzato con un quadro ampliato di
regolamenti, al fine di sviluppare ulteriormente il suo lavoro
indipendente e professionale. Il Centro di intervento, che
attualmente è insediato presso il vicario generale, sarà
riorganizzato per creare una base decisionale più indipendente e
per presentare proposte di misure da adottare. Il Centro di
prevenzione sarà chiaramente separato dal Centro di ascolto e in
futuro agirà in modo indipendente, senza essere coinvolto nel
trattamento di casi concreti", così Runggaldier.
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