/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Fondi Ue all'Iit per una protesi di braccio più naturale

Fondi Ue all'Iit per una protesi di braccio più naturale

Al gruppo di Bicchi, fra i pionieri della robotica soffice

ROMA, 23 gennaio 2025, 14:55

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Sviluppare una protesi di braccio che si muova in modo più naturale e fluido rispetto a quelle esistenti: è questo l'obiettivo di uno dei 15 progetti italiani finanziati con 150mila euro dal Consiglio Europeo della Ricerca per avvicinare al mercato le ricerche più innovative. Il progetto è condotto all'Istituto Italiano di Tecnologia dal gruppo di Antonio Bicchi, a capo del Soft Robotics for Human Cooperation and Rehabilitation Lab all'Iit di Genova e uno dei pionieri delle protesi basate sulla robotica soffice, che utilizza materiali non rigidi né metallici.
    Dopo avere ideato la mano Soft Hand, la ricerca di Bicchi punta ora a sviluppare una protesi di braccio che riproduca le caratteristiche dell'arto umano. Al progetto, chiamato VSoftPro, parteciperà anche la pmi innovativa qbrobotics, nata nel 2012 come start-up dell'Iit. L'obiettivo, dice l'Iit è "sviluppare una protesi transomerale per gli arti superiori che replichi l'aspetto naturale e la funzionalità di un arto umano, attraverso una rigidità controllabile dall'utente e una adattabilità all'ambiente passiva. La progettazione sarà anticipata da indagini preliminari con gli utenti, affinché il design della protesi risponda alle loro esigenze e preferenze".
    Il sistema muscolo-scheletrico umano permette agli individui di adattarsi senza sforzo a compiti e ambienti diversi grazie al loro essere cedevoli e di rigidità controllabile e la protesi allo studio viene progettata per imitare questo comportamento. I ricercatori prevedono inoltre un controllo intuitivo che permetta a chi la indossa di gestirla come un'estensione del proprio corpo. E' infine in programma uno studio sui vantaggi delle protesi di questo tipo rispetto a quelle rigide tradizionali.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza