La Banca del Giappone (Boj) decide
un aumento dei tassi di interesse, in linea con le stime degli
analisti, dopo i segnali ottimistici che arrivano dall'avvio
delle negoziazioni salariali e in prospettiva di una
accelerazione dei consumi.
Al termine della riunione di due giorni il comitato guidato
dal governatore Kazuo Ueda ha votato in maggioranza per un
rialzo del costo del denaro di un quarto di punto, allo 0,50%,
portando i tassi ai massimi dall'ottobre 2008, quando l'economia
mondiale si preparava ad affrontare le ripercussioni del
collasso finanziario innescato dalla crisi dei mutui subprime
negli Stati Uniti.
L'istituto centrale giapponese ha dichiarato che continuerà
ad aumentare il tasso di riferimento a breve termine se
l'economia e i prezzi si muoveranno in linea con le aspettative.
La Boj ha anche rivisto al rialzo le stime sull'inflazione per i
prossimi tre anni: in base alle nuove stime, l'indice crescerà
del 2,7% nell'anno fiscale in corso rispetto al 2,5%; del 2,4%
nell'anno fiscale 2025, dall'1,9%; e del 2% nel 2026, in
confronto all'1,9% precedentemente formulato. Nessuna modifica
invece sulle stime per la crescita dell'economia nel 2025 e nel
2026, rispettivamente dell'1,1% e dell'1%. Secondo le ultime
proiezioni che arrivano dalle trattative sindacali sulle
retribuzioni a livello nazionale, nel 2024 le aziende giapponesi
hanno accordato un aumento medio dei salari del 5,1%: la
crescita più marcata in oltre tre decenni. L'assenza di
un'eccessiva volatilità sui mercati finanziari dopo
l'insediamento del presidente americano Donald Trump a inizio
settimana, dicono gli analisti, ha in qualche modo sollevato i
membri del comitato esecutivo della Boj, aprendo la strada per
il primo rialzo del costo del denaro dallo scorso luglio.
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