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La Ferrari F80 è il nuovo manifesto tecnologico del Cavallino

La Ferrari F80 è il nuovo manifesto tecnologico del Cavallino

Con 1200 CV è il massimo per la pista ma si adatta alla strada

MARANELLO, 18 ottobre 2024, 15:45

Giannantonio Pettinelli

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 Omologata per due ma pensata per uno, in modo da ricreare l'effetto monoposto e rendere ancora più coinvolgente l'esperienza di guida, la nuova Ferrari F80, che sarà prodotta in serie limitata a 799 esemplari dal prezzo di 3 milioni e 600 mila euro l'uno, raccoglie il testimone dalla LaFerrari, portando in dote il meglio della tecnologia oggi appannaggio della casa di Maranello. In pratica, evolve un concetto di supercar nato nel 1984, portandolo ad un livello superiore visto che la F80, nonostante l'aerodinamica estrema, il telaio in fibra di carbonio, e le nuove sospensioni attive pensate per l'utilizzo in pista, promette una guidabilità su strada paragonabile a quella degli altri modelli del cavallino rampante, come si evince dalla presenza, di serie, di diversi sistemi di assistenza alla guida, tra cui l'Adaptive Cruise Control con funzione Stop&Go.
    L'ultima nata del Cavallino Rampante è stata presentata alla stampa internazionale all'E-Building, il nuovo complesso di Maranello inaugurato nel giugno scorso dal presidente Mattarella dove verranno costruite tutte le Ferrari del futuro. L'abitacolo della F80, incentrato sul guidatore, ma in grado di ospitare anche il passeggero, ha una configurazione che riduce il drag a livello aerodinamico e contribuisce anche ad abbassare il peso complessivo. Dietro la cellula abitativa c'è una power unit composta da un motore V6 turbo da 3 litri da 900 CV, che vanta una potenza specifica da record per un propulsore Ferrari, pari a 300 CV/l, associato ad un sistema ibrido con architettura ad 800 V, composto dall'assale anteriore (e-4WD), che vede la presenza di due propulsori elettrici progettati e fabbricati a Maranello e del motore (MGU-K) elettrico.
    "Il gruppo propulsore - ha spiegato Gianmaria Fulgenzi, Chief Product Development Officer di Ferrari - si basa sulla stessa architettura V6 a 120° che ha portato alla doppia vittoria della 24 Ore di Le Mans, ma i componenti sono tutti nuovi. Inoltre, è abbinato al cambio a 8 rapporti, e presenta per la prima volta una soluzione e-turbo con i due gruppi turbo attivati da due motori elettrici a 48 V". Tutto questo si traduce in una risposta immediata ai bassi regimi ed in valori di accelerazione da riferimento, con uno scatto da 0 a 100 km/h coperto in 2,1 secondi, ed un'accelerazione da 0 a 200 km/h che si completa in 5,75 secondi. Inoltre, la F80 ha stabilito il nuovo record sul giro a Fiorano con un tempo di 1' 15'', mentre la velocità massima è autolimitata a 350 km/h. Già da queste caratteristiche e da questi rilievi cronometrici, appare netto il travaso tecnologico dalla F1 e dal WEC, che si riflette anche a livello aerodinamico, come dimostrano i 1050 kg di carico verticale prodotti a 250 km/h, di cui 460 kg generati dall'avantreno.

    Un grande contributo proviene dall'ala attiva, l'elemento più caratterizzante della F80, che in frenata, ingresso e in percorrenza curva, forma un angolo di 11° rispetto alla direzione del flusso, e genera un carico verticale di oltre 180 kg a 250 km/h. Inoltre, le sospensioni attive con quattro corner indipendenti attuati da altrettanti motori elettrici a 48V, completamente ridisegnate rispetto a quelle della Purosangue, partecipano in modo diretto allo sviluppo dell'effetto suolo; l'assale anteriore elettrico fornisce ulteriore manforte alla dinamica, trasformando la F80 in una vettura quattro ruote motrici, ed i nuovi freni con tecnologia CCM-R Plus, anch'essi di derivazione corsaiola, consentono rallentamenti a prova di trackday.

 Completa il quadro il nuovo sistema SSC (Side Slip Control) 9.0 capace di stimare, in tempo reale, oltre l'angolo di assetto anche la velocità del centro di massa della vettura, con una precisione, rispettivamente, inferiore ad 1° ed 1 km/h. Tre le modalità di guida selezionabili dall'eManettino: Hybrid, Performance e Qualify, con le ultime due pensate per la pista, che sfruttano una potenza extra nei punti cruciali del circuito con il Boost Optimization. Assente la modalità eDrive, perché la F80 non è stata pensata per viaggiare in elettrico. La posizione 'Hybrid' è quella standard all'accensione della vettura e rende disponibili le funzioni volte a renderla più efficiente e fruibile in ogni condizione. Tale posizione è finalizzata al recupero o mantenimento di energia per prolungare la capacità del motore MGU-K di generare boost all'occorrenza.
    La posizione 'Performance' ha invece l'obiettivo di garantire la continuità delle prestazioni durante un lungo stint di guida in pista, mantenendo lo stato di carica sempre intorno al 70% e ottimizzando i flussi di energia alla batteria. La posizione più estrema, denominata 'Qualify', punta a scaricare a terra la massima prestazione e fornire al pilota tutta la potenza di cui la F80 dispone.
    Nelle posizioni 'Performance' e 'Qualify' dell'eManettino è inoltre possibile attivare una nuovissima funzione, prima assoluta per Ferrari e per l'intero settore automotive: si tratta della tecnologia denominata Boost Optimization, che consente di identificare il tracciato o circuito sul quale si sta guidando e, di conseguenza, fornire potenza extra nelle zone della pista in cui vi è più necessità. Il pilota, dopo aver selezionato tale funzione, inizierà un giro di formazione nel quale il sistema riconoscerà curve e rettilinei del tracciato e ottimizzerà l'erogazione di potenza in base ai dati raccolti. Al termine del giro, la vettura sarà pronta a fornire automaticamente la potenza aggiuntiva necessaria, senza necessità di interventi da parte del pilota. Il Boost Optimization è diverso a seconda che venga utilizzato nella posizione 'Performance' o 'Qualify'.
    Le prime consegne della F80 sono previste per la fine del 2025.

Video Ferrari F80 la nuova supercar da 1200 CV

 


 
   

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