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Medico e dirigente assolti in Veneto in processo tamponi rapidi

Medico e dirigente assolti in Veneto in processo tamponi rapidi

'Fatto non sussiste'.Accusa di decisioni scorrette durante Covid

PADOVA, 23 gennaio 2025, 15:45

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il dottor Roberto Rigoli e la dottoressa Patrizia Simionato, al tempo dei fatti coordinatore delle microbiologie del Veneto e Dg di Azienda 0, sono stati assolti "perchè il fatto non sussiste" dal Giudice del Tribunale di Padova Laura Chillemi nel procedimento che li vedeva coinvolti per il caso "tamponi rapidi". L'assoluzione è avvenuta ai sensi dell'articolo 129 cpp che prevede che il giudice debba pronunciare immediata sentenza di assoluzione quando, a processo ancora in corso, risulta evidente l'innocenza dell'imputato.
    "Rigoli è innocente - rende noto all'ANSA l'avvocato Giuseppe Pavan, legale del medico - è risultato con assoluta evidenza. Non è stato nemmeno necessario finire il processo, al Giudice è bastato ascoltare i testimoni della pubblica accusa per assolverlo subito". "Risulta quindi pienamente acclarato che egli ha operato nel periodo dell'emergenza pandemica in modo corretto senza mai risparmiare le sue energie, contribuendo con la sua professionalità in modo decisivo alla salvaguardia della salute pubblica".
    "Alla soddisfazione si unisce però un sentimento di tristezza - conclude Pavan - perché nonostante gli sforzi del legislatore di consentire che il processo penale si svolga soltanto in presenza di un solido impianto accusatorio si è qui portata avanti un'accusa destituita di ogni fondamento e di ogni base scientifica. Per conseguenza il dottor Rigoli ha dovuto subire in questi anni un'immeritata gogna mediatica. Nessuno potrà restituire a lui e alla sua famiglia questo periodo di immotivata sofferenza".
   

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