"In un momento storico in cui la
comunicazione è al centro di ogni aspetto della nostra vita
sociale, culturale ed economica, il Giubileo del Mondo della
Comunicazione rappresenta un'opportunità preziosa per riflettere
sull'importanza di questo strumento e sul ruolo cruciale che
ricoprono i professionisti del settore nella costruzione di una
società più giusta, inclusiva e con meno discriminazioni. La
comunicazione non è solo un mezzo per trasmettere informazioni,
ma è un potente veicolo di valori e oggi, più che mai, è
essenziale garantire che essa sia etica, trasparente e
responsabile, in grado di promuovere il bene comune, come
ribadito più volte da Papa Francesco, e di contribuire al
dialogo tra culture, generazioni e ideologie diverse". Lo ha
dichiarato Domenico Colotta, presidente di Assocomunicatori, in
occasione del Giubileo del Mondo della Comunicazione.
Il Giubileo della Comunicazione, ha proseguito, "è anche
un'occasione per riflettere sull'evoluzione delle tecnologie,
prima fra tutte l'intelligenza artificiale, che stanno
profondamente trasformando il modo in cui comunichiamo, e per
chiedere una maggiore attenzione verso le sfide etiche legate
all'uso delle piattaforme digitali. Dobbiamo, inoltre,
affrontare con coraggio i temi della disinformazione, della
protezione della privacy e della salvaguardia della libertà di
espressione, per garantire che la comunicazione continui a
essere un bene pubblico, al servizio della democrazia e della
dignità dei cittadini che hanno diritto a essere informati
correttamente". "Sebbene i social media abbiano ampliato
enormemente le possibilità di connessione e informazione, non
possiamo ignorare il rischio di semplificazione a cui siamo
sottoposti, che spesso si riduce a messaggi immediati e
assertivi, superficiali, polarizzati, e meno capaci di stimolare
lo spirito critico e una vera riflessione", ha aggiunto.
Secondo Colotta, il Giubileo, quindi, "diventa l'occasione
per lanciare un appello a tutti i professionisti della
comunicazione, affinché promuovano un linguaggio che sia
inclusivo e rispettoso, capace di dare voce a chi troppo spesso
rimane ai margini. Auspico, pertanto, un rinnovato impegno
collettivo che coinvolga istituzioni imprese e professionisti
per fare in modo che la nostra professione rispetti principi di
correttezza e di servizio verso la società. Una buona
comunicazione non si limita a trasmettere informazioni, ma ha il
potere di ispirare, unire e creare legami autentici tra le
persone, favorendo la comprensione reciproca e il dialogo
costruttivo".
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