In Nigeria cristiani
sono stati uccisi a decine in attacchi avvenuti durante il
periodo natalizio, soprattutto nello Stato di Benue. La notizia
di questi massacri è giunta solo di recente all'attenzione di
Aiuto alla Chiesa che Soffre, grazie a segnalazioni di partner
della Chiesa locale, i quali hanno lamentato la mancanza di
copertura da parte dei media internazionali. Secondo la diocesi
di Gboko, che copre parte dello Stato del Benue, il più letale
di questi attacchi si è verificato il giorno di Natale ad Anwase
e ha causato almeno 47 vittime, tra cui adulti e bambini. Padre
Isaiah Ter, direttore esecutivo della Caritas nella diocesi, ha
dichiarato ad Acs che oltre a fare vittime, gli aggressori
"hanno bruciato le otto chiese cattoliche della parrocchia di
Santa Maria, compresa la casa parrocchiale, le cliniche, le
scuole e altre case". La diocesi, in un rapporto inviato ad Acs,
ha affermato: "Il parroco e il viceparroco sono fuggiti e sono
rimasti nella boscaglia per un giorno intero prima di essere
salvati".
La diocesi di Gboko ha subito molti attacchi di questo tipo
negli ultimi dieci anni, il che ha portato alla distruzione di
oltre 20 comunità e 32 chiese.
Sempre durante il periodo natalizio, altri attacchi hanno
avuto luogo nella diocesi di Makurdi, anch'essa situata nello
Stato di Benue, e nello Stato di Plateau. "La Chiesa cattolica
in Nigeria ha ripetutamente invitato il governo a migliorare le
condizioni di sicurezza e ad agire in modo più deciso per
contrastare gli attacchi terroristici e intercomunitari, ma la
criminalità continua a dilagare", conclude Aiuto alla Chiesa che
Soffre.
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