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Lega, 'no a parco, occorre recuperare lo stadio Puchoz'

Lega, 'no a parco, occorre recuperare lo stadio Puchoz'

"Risposta più adeguata ai fabbisogni della comunità"

AOSTA, 22 gennaio 2025, 15:38

Redazione ANSA

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"Il recupero dei vecchi impianti sportivi rappresenta una preziosa occasione per le città di intervenire mediante una rigenerazione urbana che sappia essere versatile ed idonea ad una fruizione di tipo sociale ad ampio spettro, nello stesso modo con cui si interviene quando si tratti di recupero abitativo o di servizi collettivi o di pianificazioni infrastrutturali". Lo sostengono i tecnici della Lega Vda in merito al progetto di riqualificazione dell'area dello stadio Puchoz di Aosta.
    "Il recupero della struttura sportiva Puchoz, nel rispetto della propria connotazione funzionale, con tutti i dovuti accorgimenti per renderlo versatile e multifunzionale, nei lineamenti di una corretta e lungimirante rigenerazione urbana - sostengono - costituirebbe una risposta politicamente ed urbanisticamente più adeguata ai fabbisogni della comunità di Aosta.
    In tema di stadi (o più propriamente di impianti sportivi), da alcuni anni stiamo assistendo ad un dibattito molto interessante promosso da architetti, urbanisti, esperti in sociologia urbana e naturalmente operatori nel settore dello sport, che mette in discussione la scelta di delocalizzare gli impianti sportivi all'esterno delle città, operate sino a qualche anno fa: non più grandi contenitori a sé stanti, posti in periferia delle città ma strutture sportive multifunzionali posti all'interno del tessuto cittadino e in connessione con l'attività urbana".
    Bocciato invece il progetto del Comune per la creazione di un parco urbano. "Recenti analisi hanno dimostrato - concludono i tecnici - che gli spazi urbani genericamente destinati a verde, soprattutto se di piccole dimensioni, non costituiscono la risposta adeguata al fabbisogno di fruizione di spazio verde da parte di un'intera collettività ma finiscono per essere aree di nessuno, esposti ad essere zona di ritrovo di gruppi specifici di persone limitandone la tipologia dei fruitori e, di conseguenza, l'inclusività e risultando, inoltre, spazi difficilmente presidiabili".
   

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