"Invitiamo la Giunta Proietti a
proseguire il lavoro iniziato nella precedente legislatura per
realizzare gradualmente il Nodo di Perugia, a cominciare dal
primo stralcio Collestrada-Madonna del Piano. Opera che non solo
risulta imprescindibile per risolvere il problema del traffico e
arginare i numerosi incidenti stradali che si verificano in quel
tratto, ma anche per ridurre l'inquinamento ambientale che
preoccupa gli oltre ventimila abitanti di quel territorio". È la
sollecitazione espressa dal capogruppo regionale della Lega,
Enrico Melasecche, che annuncia di aver depositato una mozione
che sarà discussa alla prossima seduta dell'Assemblea
legislativa, sottoscritta anche dalla consigliera Donatella
Tesei.
"La sinistra - spiega Melasecche in una nota della Regione -
ha già detto troppi 'no' in questi mesi, stoppando progetti
avviati, rinunciando a finanziamenti previsti e, di fatto,
rallentando le occasioni di sviluppo e di crescita dell'Umbria.
Sul Nodo stradale di Perugia non si possono fare passi indietro,
si tratta di un'opera inclusa nella delibera Cipe tra i sistemi
stradali e autostradali e confermata quale infrastruttura
strategica di preminente interesse nazionale. Il piano
preliminare sul quale Regione e Governo hanno espresso parere
favorevole, è stato approvato accertandone la compatibilità
ambientale, rinviando l'individuazione della copertura
finanziaria alla fase di approvazione del progetto definitivo, a
condizione ovviamente che tutti gli enti territoriali
interessati mantengano il 'sì' e non facciano il gioco delle tre
carte come sta avvenendo. Reperire da parte del Governo, fra le
molte difficoltà del bilancio nazionale, una somma che supera i
500 milioni di euro contro il volere espresso da questa nuova
maggioranza è inimmaginabile. Lo comprende anche un bambino".
"Gli interventi previsti - prosegue il capogruppo della Lega
- hanno l'obiettivo di potenziare il sistema infrastrutturale
viario, oltre che puntare alla separazione dei traffici locali
da quelli nazionali e alla redistribuzione dei flussi di
traffico su un sistema di arterie più esteso e sicuro, oltre che
a conseguire obiettivi di miglioramento ambientale del sistema
urbano e periurbano perugino. Basti pensare che il tratto
stradale che collega le Gallerie di Perugia a Collestrada è
percorso quotidianamente fino a circa 200mila veicoli, 14mila
dei quali mezzi pesanti, e rappresenta quasi il 50 per cento
dell'intero traffico regionale e il 45 per cento degli
spostamenti dei veicoli pesanti che interessano la viabilità
regionale. Tutti i giorni coloro che transitano in quell'area
sono costretti a subire rallentamenti sistematici per una mole
di traffico che supera le capacità delle attuali strutture.
Certi numeri impressionanti, oltre a tradursi in grandi disagi,
rappresentano una seria preoccupazione anche in termini
d'inquinamento, soprattutto nell'area di Ponte San Giovanni e
Collestrada. A causa dei frequenti blocchi al traffico sulle
arterie principali, infatti, lo stesso si riversa su Ponte San
Giovanni, Balanzano, sulle aree industriali e in tutta la
viabilità interna già di per sé insufficiente".
"È imbarazzante - continua Melasecche - vedere la Giunta del
Comune di Perugia bocciare atti a favore della realizzazione del
Nodo, con la scusa di voler riflettere sul da farsi, dopo oltre
23 anni di approfondimenti, convegni, partecipazioni. Anche il
raddoppio delle rampe non è risolutivo di un problema complesso,
in quanto determina solo una fluidificazione del traffico in
quel punto, non affrontando il problema della E45 né quello del
II° stralcio delle gallerie di Perugia, su cui l'Anas, su nostra
richiesta, ha già assegnato la progettazione. Imbarazzanti anche
le dichiarazioni del Sindaco di Perugia che blocca le due
varianti urbanistiche per realizzare sia la stazione Aeroporto a
Collestrada che concretizza la metropolitana di superficie
ferroviaria Collestrada-Ellera, sia quella che consente di
realizzare il nuovo deposito per la ricarica degli autobus
elettrici per la città di Perugia, con il risultato di protrarre
l'utilizzo dei vecchi autobus ingombranti a gasolio".
"Mentre una intera regione soffre, questa frittura mista -
conclude Melasecche - a me sembra solo cattiveria
irresponsabile. Non è possibile, infatti, fare confusione tra la
condivisibile riduzione del consumo di suolo, portata peró
all'idolatria, e la mancanza assoluta di progetti alternativi.
Peraltro dopo un progetto partito nel 2001 proprio su iniziativa
di un Pd, che così rinnega per ben due volte se stesso. Progetto
da noi migliorato ambientalmente".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA