C'è anche il Comune di Perugia tra
gli enti locali che hanno lanciato un appello al governo per il
ripristino del Fondo per il contrasto della povertà educativa
minorile.
A sottoscrivere la lettera indirizzata alla presidente del
Consiglio, Giorgia Meloni, e al ministro dell'Istruzione e del
Merito, Giuseppe Valditara, sono state, per conto
dell'amministrazione perugina, le assessore Costanza Spera
(politiche sociali) e Francesca Tizi (istruzione). Insieme a
loro gli amministratori di altri nove Comuni, tra cui Milano,
Roma, Napoli, Torino, Firenze, Bari e Bologna.
"Non si può rinunciare - spiegano Tizi e Spera in una nota
dell'ente - a questo strumento creato nel 2016 per assicurare un
futuro migliore a tanti bambini e adolescenti che partono da
condizioni di svantaggio. Una questione di civiltà e di piena
ottemperanza ai dettami della nostra Costituzione, che impone
alle istituzioni di rimuovere gli ostacoli di ordine economico,
sociale e culturale che impediscono la piena realizzazione del
principio di uguaglianza".
È in ballo la "piena fruizione dei processi educativi da
parte dei minori", sottolineano le assessore, e dunque "il
contrasto a quella povertà educativa che a sua volta rischia di
alimentare nuova povertà economica, oltre che di incidere in
negativo sulla dimensione relazionale e sociale e sullo sviluppo
complessivo della personalità dei minori". "Le iniziative
sostenute attraverso il Fondo - proseguono - sono servite anche
a mettere in rete realtà diverse, come Terzo settore, scuole,
enti pubblici e privati, aprendo la via alla creazione e al
rafforzamento delle comunità educanti. Percorsi ed esperienze
preziosi, anche alla luce dei dati sulle condizioni di vita di
bambini e ragazzi nel nostro Paese, e che auspichiamo fortemente
possano proseguire".
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