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In evidenza
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Massimo risultato con il minimo
sforzo, l'Inter batte lo Sparta Praga e si porta a un punto
dagli ottavi di finale di Champions League. I nerazzurri segnano
subito con Lautaro Martinez in avvio e per il resto della gara
si limitano quasi sostanzialmente a controllare, rischiando
qualcosa e sprecando al tempo stesso diverse occasioni per
chiudere la gara. Tre punti però pesanti per gli uomini di
Simone Inzaghi, a cui basterà un punto nell'ultima giornata
contro il Monaco per essere certi di qualificarsi direttamente
agli ottavi. Altrimenti, in questa nuova complessa formula della
prima fase, bisognerà guardare alla differenza reti e ai
risultati di diverse altre squadre per capire se i nerazzurri
dovranno passare dalle force caudine dei playoff. Nel gelo di
Praga, l'Inter fa da subito la partita, con Lautaro Martinez
protagonista. L'argentino dopo pochi minuti non controlla una
palla di Barella, ma alla prima vera occasione sblocca il
risultato: cross dalla sinistra di Bastoni, destro al volo del
capitano interista da posizione molto defilata e nerazzurri in
vantaggio. Un gol che vale anche un altro primato per Lautaro,
che ha eguagliato Adriano come miglior marcatore dell'Inter in
Champions League (14 reti). Sbloccata la sfida, l'Inter va al
piccolo trotto, cercando soprattutto di sfruttare gli errori
dello Sparta Praga. Come quando un recupero palla vicino
all'area di rigore porta Asllani a tirare dal limite, ma il suo
mancino finisce alto. I padroni di casa però quando mettono il
naso fuori dalla propria metà campo sono pericolosi. È infatti
lo Sparta a sfiorare il pari con una girata in piena area di
Birmancevic che Sommer blocca in due tempi. Subito dopo tocca a
Barella avere la palla del raddoppio, ma il suo piattone su
cross basso di Bastoni si spegne alto. La ripresa si apre con
uno Sparta Praga più coraggioso. E infatti Birmancevic col
mancino impegna ancora Sommer. Ma si aprono anche spazi in
ripartenza per l'Inter, che inizia a sprecare diverse occasioni
importanti. Lautaro subito spreca però calciando centrale col
destro. I nerazzurri in realtà troverebbero anche il raddoppio
con Dumfries, ma il Var annulla dopo un lungo controllo per una
posizione irregolare di Dimarco sullo sviluppo dell'azione, una
questione di pochi millimetri. Poi ancora Lautaro in contropiede
sembra avere ancora la palla giusta, ma il suo destro viene
respinto all'ultimo, poi Thuram non arriva per un pelo su un
cross di Dimarco a due passi dalla porta. Inzaghi si gioca la
carta Frattesi ("non ha mai manifestato il desiderio di andare
via e nessuna squadra si è manifestata", ha spiegato il ds
Ausilio nel prepartita), che ci prova subito dal limite con un
gran destro, trovando la pronta risposta di Vindahl bravo ad
alzare in corner. L'Inter, complici anche i cambi con cui il
tecnico dimostra anche di guardare alla sfida di domenica in
casa col Lecce, nel finale si limita a controllare con il
possesso palla, di fatto limitando le possibilità per lo Sparta.
Anche se all'ultimo minuto Carlos Augusto è costretto a salvare
su Zeleny. Ma è solo un piccolo brivido e ora i nerazzurri
vedono gli ottavi di finale di Champions League.
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