(di Leonardo De Cosmo)
Meno sostegno alla ricerca su
ambiente e cambiamenti climatici, così come agli studi su
malattie infettive e vaccini, ma un maggiore supporto alle
ricerche su Intelligenza Artificiale, tecnologie quantistiche ed
esplorazione spaziale: così la rivista Nature presenta sul suo
sito quanto il mondo della ricerca si dovrà attendere dal nuovo
governo Trump.
Sulla base degli annunci fatti in questi mesi dal presidente
eletto e alla luce delle scelte compiute durante il suo primo
mandato, per la ricerca sembrerebbero delinearsi scenari molto
differenti a seconda dei settori. A immaginare un futuro
piuttosto difficile è chi studia il clima e le scienze della
Terra e per chi è impegnato nella biomedicina è difficile
dimenticare le posizioni assunte da Trump durante la pandemia di
Covid-19. E' vivo anche il ricordo dei tentativi di tagliare i
finanziamenti ad alcune agenzie governative, come i National
Institutes of Health (Nih) e quella per la protezione,
l'Environmental Protection Agency (Epa), limitati però dal voto
contrario del Congresso. Ora però, sottolineano gli esperti di
Nature, i rappresentanti del Congresso potrebbero avere un
atteggiamento più favorevole verso la riduzione della spesa
federale.
Gli esperti del clima ricordano bene quando, nel 2020 Trump,
ritirò gli Stati Uniti dagli Accordi di Parigi per la riduzione
delle emissioni di CO2, scelta che venne revocata dal successore
Biden e che ora Trump potrebbe nuovamente seguire. Una scelta
che, sottolinea Nature, potrebbe avere un impatto verso la
transizione verde a livello mondiale.
Lo scenario è più roseo per le cosiddette industrie del
futuro, come quelle legate all'intelligenza artificiale e alle
tecnologie quantisriche. "Trump e Biden potrebbero scontrarsi su
tutto il resto, ma sull'intelligenza artificiale e sulla
tecnologia quantistica sono in sintonia", afferma Mohammed
Soliman, direttore del programma di tecnologie strategiche e
sicurezza informatica dell'Istituto per il Vicino Oriente a
Washington. "IA e quantum sono le nuove linee del fronte nella
rivalità tra Stati Uniti e Cina, ed entrambi lo sanno. Non si
tratta solo di politica - aggiunge - ma è una corsa agli
armamenti tecnologici".
Futuro in rosa, infine, per l'esplorazione spaziale: ci sono
pochi dubbi sul sostegno allo spazio da parte di Trump, anche su
impulso dell'alleato Elon Musk, ma ci sono molti dubbi sul
futuro del programma di esplorazione lunare Artemis. Il razzo
Sls sviluppato dalla Nasa ha infatti costi molto elevati, circa
4 miliardi per ogni lancio, e ciò potrebbe spingere il governo a
modificare i piani fino a cancellarlo per affidarsi
completamente alla Starship di SpaceX.
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