Al Villaggio come a Gardaland, per
dirla con le parole di Fefè De Giorgi, ma certo il Brasile non è
il parco Giochi. L'Italvolley arriva all'esordio ai Giochi di
Parigi con un misto di adrenalina e leggerezza: essere stati in
questi giorni insieme agli atleti di tutto il mondo nel cuore
pulsante delle Olimpiadi è un fatto positivo dice il ct alla
vigilia del match con i verdeoro. "I ragazzi stanno vivendo con
gioia questa esperienza, sembra che si trovino a Gardaland -
sorride De Giorgi, che torna ai Giochi 36 anni dopo Seul,
disputati da atleta -. Ho voluto che vivessero una simile
esperienza perché si tratta di qualcosa di assolutamente unico e
quello che si vive lì non ha eguali. Certo il rischio di qualche
distrazione c'è, ma è per questo che siamo arrivati un po' in
anticipo; per favorire il loro ambientamento, ma anche per
capire i tempi, le distanze; insomma per prendere le misure. Io
però dei miei ragazzi non posso certo lamentarmi, sono molto
concentrati sull'obiettivo".
Con il Brasile però vietato distrarsi: "Iniziare il torneo
olimpico contro di loro è sicuramente uno grosso stimolo, ma
credo lo sarà anche per loro. Ci conosciamo bene, sarà una sfida
affascinante e siamo felici di poterla giocare" dice De Giorgi
della sfida che resta un grande classico. Otto azzurri
all'esordio, tra i quali il 'figlio d'arte' Alessandro
Bovolenta, e 5 che hanno già partecipato ai Giochi. Per la
nazionale, che nell'ultimo triennio ha vinto un oro mondiale, un
oro e un argento europei, ora scatta la corsa al titolo a cinque
cerchi che manca. "Sono contento del lavoro fatto in questo
ultimo periodo; ovvio che qui stiamo curando soprattutto i
dettagli, Arrivati a questo punto ciò che doveva essere fatto è
stato fatto, ora si tratta di arrivare nel miglior modo
possibile alla gara di domani" dice il ct, in un torneo che non
dà molto respiro. "Prima riusciremo a entrare nel vivo meglio
sarà; non ci sarà molto tempo per carburare".
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