L'ex difensore del Brasile Lucio,
vincitore dei Mondiali del 2002 con la Seleçao, ha visitato per
la prima volta il Museo Fifa di Zurigo per rivivere l'apice
della sua carriera e lasciare il segno sull'iconico Muro dei
Campioni. Era accompagnato da un altro campione del mondo,
l'azzurro di Germania 2006 Vincenzo Iaquinta.
Sono passati più di 20 anni da quando Lucio ha sollevato il
premio più celebre del calcio, la coppa del mondo vinta con i
verdeoro in Corea e Giappone 2002, ma nel rifare quel gesto ha
provato "un'emozione come la prima volta; è una gioia immensa
aver realizzato il sogno che avevo da bambino guardando i
mondiali in tv", ha detto mentre stringeva il trofeo e prima di
apporre la sua firma sul Muro dei Campioni.
Alla domanda su quali siano i suoi ricordi preferiti di quel
torneo, Lúcio ha ricordato: "Il momento più bello della Coppa
del Mondo 2002 è stato senza dubbio il fischio finale
dell'arbitro Collina durante la finale. È stato il momento in
cui ti rendi conto di aver realizzato il tuo sogno. Quel
momento, quel titolo, hanno segnato la mia vita ed è stato senza
dubbio il successo più importante e più grande della mia
carriera". Lucio ha ottenuto anche molti successi a livello di
club, specie con la maglia dell'Inter, dalla Champions al
mondiale per club oltre ad uno scudetto con i nerazzurri, e del
Bayern Monaco.
Con Iaquinta, invece, il Fifa Museum ha accolto nuovamente un
volto familiare. Solo un anno fa, infatti, l'ex attaccante
dell'Udinese e della Juventus aveva visitato il museo e
sollevato il trofeo della Coppa del Mondo 2006 vinto con
l'Italia a Berlino.
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