"Il progetto Datome-Trainotti? È
stato condiviso con tutto il consiglio. E' vero che non abbiamo
vinto con Portorico, ma per noi la cultura della sconfitta è
sacra. Sono stati fatti dei libri su questo. Non è una
giustificazione, ma arrivare nel basket è un'impresa difficile.
Ci dovevamo arrivare, certo. Ci siamo riusciti la scorsa
Olimpiade, non in questa. Portorico è stato più bravo. Dobbiamo
lavorare per arrivare alle prossime". Così Gianni Petrucci,
presidente della Fip, a margine del consiglio federale del
basket al Coni, sulla nomina dell'ex azzurro a coordinatore di
tutte le nazionali e su quella del Gm che rimane in questo
ruolo, seppure part time.
Poi Petrucci ha confermato il rinnovo di Pozzecco come ct
dell'Italia e il lavoro per naturalizzare "un atleta che tutti
dite essere fortissimo (Donte DiVincenzo dei NY Knicks, ndr).
Mentre sulle seconde squadre ha lasciato la palla al presidente
di Lega di A1, Gandini. "Ha creato una commissione per vedere
chi è disponibile", ha spiegato Petrucci che ha concluso
parlando delle difficoltà del basket femminile: "Ci sono state
defezioni in altri sport e non si è creato questo sussulto. Che
responsabilità ha federazione o una Lega se un imprenditore
ritira la sua candidatura?".
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