"Dico sempre a me stesso di non ricordarmi cosa ho visto a Mitiga, gli uomini venivano bruciati con la tortura, gli veniva fatto l'elettroshock, venivano picchiati con le armi. E poi molti erano costretti a combattere.
Tra il 2019 e il 2020 ho visto anche bambini che erano lì di passaggio, essere costretti a combattere nella guerra civile libica. Almasri me lo ricordo bene, era il capo, lui stesso era un torturatore, era lui a dare gli ordini di uccidere, di sparare e di ridurre in schiavitù. Il suo ruolo evidente, era il capo a Mitiga, ma anche al lager di Jadeda e in altre strutture". È quanto riporta Fanpage.it in un'intervista a David Yambio, portavoce di Refugees in Libya, in merito alle presunte atrocità commesse da Almasri nel lager di Mitiga.
"È stato nostro dovere raccogliere qui in Europa tutte le prove contro un trafficante di essere umani", aggiunge Yambio, che in merito alla scarcerazione di Almasri aggiunge: "Cosa devo pensare di un governo che afferma di combattere i trafficanti di esseri umani e poi stringe la mano ha l'architetto del traffico di esseri umani? Come si conciliano le parole della Costituzione italiana con le azioni dei suoi leader? Può davvero il governo italiano affermare di difendere la legge e l'ordine quando difende così volentieri un criminale di guerra?".
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