In Italia attualmente ci sono
252.554 iscritti agli Albi degli ingegneri, di cui 208.589
uomini e 43.965 donne (ma la quota femminile della categoria è
in graduale crescita, negli ultimi anni), che sono "ai primi
posti tra le figure professionali maggiormente richieste dal
mercato del lavoro", tanto che nel 2023 ai primi posti in
classifica figurano ingegneri dell'Intelligenza artificiale, del
'cloud' (figura che svolge in azienda attività come il
monitoraggio e il mantenimento dell'infrastruttura e dei
server), dei dati, ma anche, tra l'altro, profili esperti di
'cyber security'.
Sono dati emersi dalla prima mattinata di lavori, oggi, alla
Fortezza Medicea, a Siena, del 68° congresso dei professionisti,
che proseguirà fino al 4 ottobre. La 'spinta' del massiccio uso
dei bonus in edilizia si è riflessa molto sulle entrate della
categoria: il 2021, in particolare, recita un'analisi effettuata
dal Centro studi del Consiglio nazionale, "è stato, per gli
ingegneri che operano in via esclusiva come liberi
professionisti, un anno di svolta, per l'uscita da condizioni
per lungo tempo stagnanti", giacché "nel 2021 il reddito
professionale medio degli iscritti ad Inarcassa (l'Ente
previdenziale che associa anche gli architetti, ndr) è passato,
infatti, da 34.775 euro annui dell'anno precedente, a 44.459,
con un incremento del 28%. Ma il vero salto si è verificato nel
2022, con un reddito medio, contabilizzato da Inarcassa, di
54.000 euro".
E, si legge in un documento che l'ANSA ha potuto visionare, per
il 2023 (mentre sono ancora in corso le comunicazioni relative
ai guadagni per l'attività dell'anno passato, ndr) "si stima un
reddito medio di 56.700 euro".
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