La Corea del Nord ha fatto saltare in aria le parti settentrionali della rete stradale intercoreana non più utilizzate. Lo ha riferito il Comando dei capi di stato maggiore congiunti di Seul, aggiungendo che la detonazione "è avvenuta intorno a mezzogiorno", nel resoconto della Yonhap. La mossa, annunciata nei giorni scorsi, è un ulteriore segnale dell'impennata della tensione tra Seul e Pyongyang.
Nel dettaglio, la Corea del Nord ha distrutto alcune parti settentrionali delle strade che la collegano al Sud, aumentando le tensioni bilaterali: dei tracciati lungo le linee Gyeongui e Donghae intorno a mezzogiorno locale (le 5 in Italia), secondo i militari di Seul, a ridosso della Linea militare di demarcazione. Di riflesso, le forze armate del Sud hanno riferito che erano impegnate "rafforzare la prontezza" di risposta agli scenari più diversi, aumentando la sorveglianza sulle attività militari al di sopra del 38/esimo parallelo.
I militari sudcoreani hanno sparato alcuni colpi in risposta alle detonazioni del Nord che ha distrutto le parti nel suo territorio di due importanti strade intercoreane, riferisce la Yonhap, citando il Comando dei capi di stato maggiore congiunto di Seul.
Kim Yo-jong, la potente sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un, ha affermato di avere "prove evidenti" del coinvolgimento dei militari sudcoreani sul presunto caso dei droni che Seul avrebbe lanciato a ottobre per tre volte a Pyongyang, carichi di materiale della propaganda anti-regime. E' quanto riferisce l'agenzia statale Kcna. Secondo Kim Yo-jong il Sud "pagherà a caro prezzo per le sue incursioni".
La Cina ha messo in guardia da "un'ulteriore esclation" nella penisola coreana dopo che il Nord ha distrutto oggi una parte delle strade di collegamento con il Sud. "Le tensioni nella penisola non sono utili agli interessi comuni di tutte le parti e la priorità è quella di evitare un'ulteriore esclalation del confronto", ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning.
La posizione della Cina "resta invariata" ed è quella "del mantenimento della pace e della stabilità nella penisola e della promozione di una soluzione politica alla questione", ha affermato Mao. "Speriamo anche che tutte le parti facciano sforzi congiunti per raggiungere questo obiettivo", ha aggiunto nel briefing quotidiano, assicurando che Pechino stava "prestando attenzione allo sviluppo della situazione della penisola". La scorsa settimana l'esercito di Pyongyang ha giurato di chiudere in modo permanente il suo confine meridionale dopo aver trascorso mesi a piazzare mine e a costruire barriere anticarro nella zona demilitarizzata (Dmz) sulla scia delle indicazioni fornite dal leader supremo Kim Jong-un che ha dichiarato il Sud il "principale nemico" dello Stato eremita. Il Nord ha anche accusato Seul di aver inviato a Pyongyang per tre volte a ottobre droni carichi di volantini di propaganda anti-regime. Kim, a tal proposito, ha convocato lunedì un vertice di alto livello sulla sicurezza nazionale per esaminare e dirigere un piano di "azione militare immediata" nella disputa con Seul, in base a quanto riferito oggi dall'agenzia statale Kcna.
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