In Messico, la
consulente giuridica della presidenza, Ernestina Godoy, ha
annunciato le proposte di riforme legislative che saranno
inviate al Congresso per rafforzare la ricerca delle persone
scomparse.
Tra i punti chiave, spicca l'utilizzo del Codice univoco
dell'anagrafe della popolazione (Curp) con fotografia e impronte
digitali come identificazione ufficiale, per facilitare le
ricerche. Attualmente, il documento di identificazione di base
in Messico è la tessera elettorale, che non include la
popolazione straniera residente nel Paese.
Sulla base di questa modifica, la proposta è di consolidare
un'unica piattaforma di identità che consenta l'accesso in tempo
reale alle informazioni provenienti da varie fonti per
semplificare e rendere più efficienti le indagini.
Verrà creato un database nazionale che integrerà le informazioni
provenienti da tutte le procure, obbligandole a condividere i
dati e a dotarsi di un'unità di ricerca specializzata.
Sarà inoltre implementato un sistema di allerta nazionale per
segnalare le sparizioni e cercare corrispondenze in varie banche
dati, comprese le informazioni di entità private. L'attuale
ritardo di 72 ore stabilito dalla legge per l'avvio delle
indagini sarà eliminato, richiedendo un'attenzione immediata
alle segnalazioni.
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