Il primo ministro britannico Keir Starmer ha avuto nelle ultime ore una conversazione telefonica con il presidente americano Donald Trump per fare il punto "sui progressi" dei negoziati verso un accordo commerciale post Brexit di libero scambio. Lo riferisce Downing Street, sullo sfondo dei tentativi avviati da Londra anche per allontanare dal Regno Unito lo spettro dei dazi Usa su acciaio e alluminio.
"Il Regno Unito - ha detto un portavoce di Downing Street nel briefing di giornata, rispondendo a domande dei giornalisti sulle ultime indiscrezioni trapelate in materia sui media - lavora con gli Usa sulla prospettiva di un accordo di prosperità economica".
L'iniziativa - ha aggiunto - mira a far leva su interessi e "forze economiche comuni" che uniscono i due Paesi, oltre che sull'impegno condiviso "a favore della sicurezza economica" internazionale. Un negoziato rispetto al quale vi sono "discussioni" in corso i cui "progressi sono stati discussi dal primo ministro Starmer e dal presidente Trump" nella telefonata odierna.
Media: 'Londra vuole evitare i dazi Trump con meno tasse sull'hi-tech'
Il governo laburista britannico è "fiducioso" di poter far rientrare - per quel che riguarda il Regno Unito - i pesanti dazi su acciaio e alluminio rilanciati dagli Usa di Donald Trump di recente.
Lo ha detto la cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves, titolare delle Finanze nella compagine di Keir Starmer, evocando ieri in tv negoziati "in corso": negoziati nell'ambito dei quali - scrive oggi il Guardian - Downing Street appare peraltro pronta a mettere sul piatto come contropartita un alleggerimento della nuova tassa sui servizi digitali imposta a colossi americani dell'hi-tech come Meta o Amazon fino a risparmi stimati in "un miliardo di sterline all'anno".
L'ipotesi di una concessione di questo genere per ottenere l'esenzione dai dazi non piace tuttavia al leader di uno dei partiti di opposizione, il liberaldemocratico Ed Davey, portabandiera di posizioni anti-Trump sfociate in critiche ripetute all'atteggiamento dialogante verso la Casa Bianca imputato a Starmer; secondo Davey si tratterebbe infatti di un tentativo di "appeasement" inaccettabile. Mentre anche alcune voci interne al Labour esprimono contrarietà al ripristino dei "privilegi fiscali" del passato nei confronti dei giganti della tecnologia.
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