"Un futuro all'insegna del rispetto
per la diversità delle culture, i molteplici contesti delle
nostre società, e i diversi pensieri. Differenze che però,
dobbiamo esserne consapevoli, possono finire per creare
divisioni. Quindi l'Expo Osaka 2025 come luogo di incontro". A
dirlo all'ANSA nel corso di una visita guidata al sito, è
l'architetto Sou Fujimoto, l'ideatore del Grand Ring, una
struttura interamente di legno con una circonferenza di due
chilometri che circonderà i padiglioni nazionali dei vari Paesi
presenti alla Esposizione universale da aprile a ottobre nella
seconda città più grande del Giappone.
Tra i diversi tipi di legno utilizzati in prevalenza il
cipresso giapponese e quello di hinoki, così come il cedro rosso
europeo, rinforzati con metallo per rispettare i criteri
anti-sismici. Le travi di legno sorreggono un tetto spiovente,
alto 20 metri nel punto più alto, studiato per proteggere i
visitatori dalle intemperie durante le visite. Ed è proprio la
costruzione in questo materiale, secondo l'architetto
giapponese, che richiama al messaggio chiave dell'evento:
"Questo grande anello è composto dal legno, e rappresenta una
chiara affermazione a cercare di rivolgersi alla natura
garantendo la sostenibilità dell'ambiente, senza tuttavia
trascurare la spinta necessaria verso la tecnologia del futuro",
conclude Fujimoto: "Mi piace quindi unire storia e futuro per
creare una meravigliosa coesistenza tra natura e artefatti, come
un simbolo della sostenibilità per il futuro".
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