Riconvocare il tavolo sulla
Portovesme srl a Roma ma la Regione deve portare avanti "le
dovute interlocuzioni" per una nuova riunione "nella quale
richiamare Glencore alle proprie responsabilità nei confronti
del territorio, della Sardegna e dell'intero Paese". Lo chiede,
in una nota, il segretario della Cgil Sardegna, Fausto Durante
sottolineando che "il ministro Urso, anche nell'audizione che ha
svolto alla Commissione parlamentare Attività Produttive, ha
richiamato l'attenzione soltanto su quel progetto mentre al
tavolo con i sindacati, la Regione e i vertici della stessa
azienda, aveva condiviso la necessità che non vengano in alcun
caso smantellate le produzioni attuali".
"Sono passati più di dieci giorni dall'incontro che il
ministero per le imprese e il made in Italy ha svolto a Roma con
i vertici della Glencore per discutere del cosiddetto progetto
litio e nessuna informazione è trapelata sui contenuti della
riunione, né lo stesso governo ha ritenuto, fino a oggi, di
convocare un confronto per dar conto dello stato della vertenza
e dei rapporti con la multinazionale", spiga il leader sindacale
sardo.
Per la Cgil, la Glencore deve proseguire con le attività
della linea zinco e riprendere quella del piombo, entrambe
produzioni considerate dallo stesso governo nazionale
strategiche per il Paese: "Non accettiamo che vengano
smantellate in attesa di ipotesi fumose di progetti alternativi
- spiega Durante - occorre garantire il mantenimento dei livelli
occupazionali del sito di Portovesme, con i suoi 1200 lavoratori
e lavoratrici diretti e degli appalti. Il governo nazionale non
può cedere ai diktat di una multinazionale che decide di
abbandonare l'Italia delocalizzando in altri Stati europei
attività svolte, per decenni e con grande profitto, nel sito del
Sulcis Iglesiente".
Nel frattempo sui social inizia a farsi strada l'hashtag
save_portovesme.srl_workers dopo l'apertura di un profilo su
Instagram.
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