Sono in calo le imprese torinesi:
in un anno sono sparite 1.678 attività, in particolare del
commercio e dell'industria. Tengono invece i servizi alle
persone e alle imprese. In leggera decrescita turismo,
soprattutto a causa del costante calo dei bar, e costruzioni,
per lo stop a bonus e incentivi. Per la prima volta nell'ultimo
decennio, il tasso di sopravvivenza medio a distanza di 3 anni
dall'iscrizione dell'impresa registra nel 2024 un evidente calo,
scendendo dal 71,8% al 68,4%. Sono i dati sulla natimortalità
imprenditoriale torinese, frutto dell'indagine annuale della
Camera di commercio di Torino.
Tra le categorie di impresa, bene le straniere con un
incremento del 2,38%: la Romania si conferma la prima
nazionalità degli imprenditori stranieri (il 23,3% del totale),
seguita da Marocco (il 13,9%), Cina (il 7,2%) e Albania (il
5,2%). Deciso calo delle imprese giovanili, con un generalizzato
invecchiamento degli imprenditori negli ultimi dieci anni. Nella
fascia d'età sotto i 29 anni diminuisce la presenza di
imprenditori (-7,4%), ma soprattutto quella di imprenditrici
giovani (-25,4%) con un calo complessivo del 13,5%. Il fenomeno
dell'invecchiamento riguarda anche gli stranieri, fra i quali si
registra un forte innalzamento di imprenditori (+83,5%) e di
imprenditrici (+78,9%) nella fascia over 50 (+82,3%
complessivamente), a causa di un progressivo consolidamento,
dopo i primi anni di immigrazione.
"Nel 2024 registriamo una nuova contrazione del numero di
imprese con un andamento che sembra aver smaltito lo sprint post
pandemico. Poche le aperture, soprattutto da parte di giovani
imprenditori, ma in aumento anche le chiusure nel breve periodo,
come testimonia il tasso di sopravvivenza a 3 anni, che è in
calo per la prima volta da un decennio" commenta Dario Gallina,
presidente della Camera di commercio Torino.
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