In provincia di Varese quasi
l'84,7% delle aziende è preoccupato per il costo dell'energia.
Secondo una rilevazione dell'Ufficio Analisi Economiche di
Camera di Commercio Varese, fatta in occasione dell'ultima
indagine congiunturale e ora disponibile sul portale statistico
www.osserva-varese.it., la spesa per l'energia per le imprese
della provincia equivale all'8,1% dei loro costi totali,
superiore al 7,3% a livello regionale. La percentuale sale
ancora di più per le imprese artigiane dove arriva al 12,7%.
E questo in un anno in cui il costo dell'elettricità è
cresciuto del 5% (del 4,4% a livello regionale) e quello del gas
del 5,7% (il 4,2% in Lombardia).
Questo spiega perché il 22,3% delle imprese intervistate si
dichiara molto preoccupato e il 62,4% lo è moderatamente.
"Nel contesto di una situazione non certo facile, dovuta
anche a fattori esogeni come la guerra in Ucraina e le costanti
tensioni nel Medio Oriente - ha osservato il presidente di
Camera di Commercio Varese Mauro Vitiello -, emerge l'attenzione
del sistema imprenditoriale varesino a insistere su interventi
volti anche e soprattutto alla prevenzione in chiave presente e
futura: già oggi il 57,2% delle aziende industriali che hanno
partecipato all'indagine dispone di impianti per
l'autoproduzione di energia, di cui più del 95% di tipo solare.
E il 7,2% di queste imprese riesce ad avere una quantità di
energia superiore alle proprie necessità".
Gli interventi più diffusi hanno riguardato gli impianti per
l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili (45,8%), ma è
stato significativo anche l'impegno per sostituire le linee di
produzione con altre a minor consumo (28,3%) per introdurre
soluzioni avanzate per l'efficientamento energetico e il
monitoraggio dei consumi (17,4%).
"È giusto evidenziare come, anche in questo caso, le aziende
varesine sappiano guardare al futuro. Di certo, però - ha
aggiunto -, occorre al più presto sviluppare una nuova e forte
sensibilità rispetto a questi temi da parte delle istituzioni a
tutti i livelli. Le nostre imprese non possono sostenere ancora
a lungo uno svantaggio rispetto ai costi energetici che le
penalizza sui mercati internazionali!".
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