In Umbria la messa a terra dei
progetti legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza
procede secondo il cronoprogramma stabilito e non ci sono
particolari criticità. Lo ha reso noto la presidente della
Regione, Donatella Tesei che su sua richiesta ha ricevuto un
resoconto specifico sullo stato di attuazione degli interventi
Pnrr che vedono come soggetto attuatore la stessa
Amministrazione.
L'indagine è stata condotta dalla Direzione coordinamento
Pnrr, diretta da Luca Federici, in collaborazione con le altre
Direzioni e strutture regionali che gestiscono o rendicontano
gli investimenti.
Palazzo Donini sottolinea che quanto emerge conferma come
la gestione del Pnrr Umbria sia stata, dalla fase progettuale, a
quella di intercettamento fondi a quella attuativa un "esempio
di buona pratica del Governo regionale".
L'Umbria ha ad oggi intercettato fondi per oltre 5,5
miliardi che comprendono il Pnrr (oltre 3,6), i cofinanziamenti
nazionali-regionali (1,3), il Pnc (vale a dire le ulteriori
risorse stanziate dai ministeri per raggiungere gli obiettivi
Pnrr) e il Pnc area Sisma (per un totale di 450 milioni) e il
Pnrr Sanità (106 milioni).
La maggior parte di tali fondi, nella misura del 90% del
totale, vengono assorbiti da 30 grandi opere per circa 3,5
miliardi, mentre per i progetti Pnrr, Pnc e Pnc area sisma la
Regione dell'Umbria appare come soggetto attuatore per un
importo di 360 milioni, ai quali si aggiungono i progetti Pnrr
Sanità che fanno salire il totale a poco meno di 470 milioni.
Gli Enti locali umbri, infine, sono attuatori progetti Pnrr
per circa mezzo miliardo.
La Regione sottolinea poi come l'impatto delle sole opere
Pnrr regionali possa portare una crescita del prodotto interno
lordo regionale. Da uno studio dell'Agenzia Umbria ricerche,
infatti, si evidenzia come, "pur utilizzando un approccio
cautelativo", il Pnrr possa influire sul Pil per +1,1% l'anno
dal 2024 al 2026 e possa portare occupazione per circa 5.300
nuovi assunti l'anno.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA