"Discussione complicata oggi con
l'azienda U-blox su un tavolo a orologeria, con 198
licenziamenti aperti". E' il commento della Federazione di
Trieste Usb Lavoro Privato sull'incontro avuto con l'azienda che
si è soffermata sul tema della reindustrializzazione del sito.
Usb "per allungare i tempi e permettere a un acquirente di
valutare l'acquisizione del sito (tra varie interlocuzioni ne
abbiamo contati cinque), ha proposto la cassa integrazione";
proposta che "è stata ricevuta positivamente".
Ma per il sindacato "ci sono altri due elementi, che
rischiano di disperdere i lavoratori e le loro professionalità.
La forte penalizzazione dovuta alla cassa integrazione (è
necessaria una integrazione salariale) e la rotazione dei
lavoratori in cassa integrazione per non lasciarli fuori azienda
per lunghi periodi". Usb su questi due argomenti ha invitato
U-blox "a fare le opportune verifiche con la casa madre svizzera
perché senza un accordo su questi due aspetti l'operazione di
reindustrializzazione rischia di essere un contenitore vuoto
consegnando all'acquirente un sito senza lavoratori".
Il tavolo è stato aggiornato al 12 marzo quando l'azienda
dovrebbe dare le risposte: "Ci aspettiamo una assunzione di
responsabilità da parte dell'azienda", diversamente dovranno
essere "intraprese tutte quelle azioni, di lavoratrici e
lavoratori assieme a Usb e alle istituzioni allontanino U-Blox
dal territorio nazionale preservando occupazione, territorio e
il settore delle telecomunicazioni".
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