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>>>ANSA/Borse col fiato sospeso nel Trump day, volano le crypto

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Dollaro giù.A Davos il Wef fra timori e ottimismo sulla crescita

ROMA, 20 gennaio 2025, 19:58

Redazione ANSA

ANSACheck
(dell'inviato Domenico Conti) Il bitcoin che vola ai massimi storici sull'idea che Trump farà sul serio nell'appoggiare i crypto asset. E il dollaro che cede terreno sull'euro e lo yuan sulla speranza che non andrà fino un fondo sui dazi. Le imprese sospettose sui dazi, contente delle tasse che scenderanno. E' la reazione dei mercati, che si riflette anche fra i corridoi del Forum economico mondiale a Davos, alle prime parole del tycoon nel suo Inauguration Day. Fra le cannonate come il 'Golfo d'America' e la conquista di Panama, e aperture pragmatiche sui dazi, la certezza offerta da Trump a mercati, investitori, audience globale è quella che nulla sarà come prima, che si cambia pagina e si mette da parte il 'vecchio ordine globale'. Fra l'ottovolante sui dazi, prima con l'indiscrezione del Wsj che Trump non ne avrebbe annunciati al suo insediamento prendendo tempo e poi con la conferma del presidente che ci saranno dazi un po' per tutti, le Borse europee sono come impietrite: Londra +0,1%, Francoforte e Amsterdam +0,4%, Parigi in crescita dello 0,3%, +0,2% Madrid e quasi ferma Londra, mentre Milano chiude con un -0,34%. Le indiscrezioni sui dazi smuovono decisamente, invece, il mercato dei cambi sgonfiando il dollaro. L'euro, che sui timori di uno scontro Usa-Ue su dazi, tassazione e regolamentazione di Big Tech fino a un momento prima sembrava inesorabilmente destinato verso la parità, ha riguadagnato 1,04 segnando un rialzo di oltre l'1%. Lo yuan, prima logica vittima sacrificale delle ritorsioni commerciali minacciate da Trump, è balzato dello 0,88% a 7,2748 per dollaro dopo aver raggiunto 7,2777, il massimo da metà dicembre. Fuochi artificiali, poi, per i crypto asset, fino a ieri malvisti da banche centrali e vigilanza perché privi di qualsiasi valore sottostante, oggi rilanciati alla grande dal duo Trump-Musk. Dopo un esordio col botto venerdì notte e una caduta vertiginosa subito dopo, il 'meme coin' del presidente chiamato 'Official Trump' è sulle montagne russe: da oltre 60 dollari delle prime ore della giornata precipita a meno di 40 sul crescendo di Trump. Colpa anche del 'Melania Meme' lanciata domenica notte che avrebbe rubato la scena alla crypto del consorte con un rialzo del 14% oggi. L'entusiasmo catalizzato dall'Inauguration Day e il favore per gli investimenti crypto rilanciano le quotazioni dell'ammiraglia, il bitcoin, che infrange ogni record arrivando a 109.241 dollari. A Davos l'élite globale segue senza grande trepidazione le dichiarazioni di Trump, che interverrà qui in video il 23 gennaio. I commenti raccolti fra le sale e i corridoi del Wef oscillano fra contenimento dei danni, euforia dell'high tech, sarcasmo degli intellettuali e pragmatismo delle imprese. "Non ho seguito le dichiarazioni di oggi di Trump" dichiara serafico Kenneth Rogoff, professore di economia ad Harvard. Ma "per l'Europa è ora di muoversi, a partire dai prezzi energetici da abbattere". Ian Bremmer, numero uno del think tank Eurasia, punta al contenimento dei danni per l'Europa: Trump - avverte Bremmer - "non vuole che l'Europa resti unita" ma gli europei hanno la capacità di resistere alle sue bordate, e la visita a Washington della premier italiana Giorgia Meloni "ha un grande valore": non dividerà l'Europa ma stabilirà un ponte fra l'Europa e Washington. E Mohamed Kande, presidente globale di Pwc, assicura che le imprese, tornate ottimiste sulla crescita e l'innovazione da Ia, "si adatteranno" e che il clima di fiducia non cambierà in base a chi è presidente.

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