È l'omaggio di Wim Wenders ad Anselm
Kiefer, uno dei più innovativi e importanti artisti del nostro
tempo, che espone nei più importanti musei del mondo e compie 80
anni.
Arriva Anselm, su Sky Arte il 9 marzo alle 21.15, in
streaming solo su NOW e disponibile anche on demand, girato in
3D e risoluzione 6K, che racconta il percorso di vita del
pittore e scultore tedesco, la sua visione, il suo stile
rivoluzionario. Il film è un'esperienza cinematografica unica,
che mette in luce il linguaggio di Kiefer, fortemente
influenzato dalla poesia, la letteratura, la filosofia, la
scienza, la mitologia e la religione. Per oltre due anni,
Wenders è stato sulle tracce di Kiefer nella nativa Germania
fino alla sua attuale casa in Francia, a Croissy, vicino a
Parigi, sulla remota catena montuosa dell'Odenwald dove Anselm
aveva i suoi primi atelier, e ancora nella sua campagna natale
vicino a Rastatt e sul fiume Reno.
Nato nel 1945 a Donaueschingen, in Germania, Anselm Kiefer è
uno degli artisti più importanti e versatili, che si è cimentato
con diversi mezzi espressivi, tra i quali pittura, scultura,
fotografia, xilografia, libri d'artista, installazioni e
architettura. Prima di perseguire studi in belle arti alle
accademie di Friburgo e Karlsruhe, Kiefer studia legge e lingue
romanze. Giovane artista, entra in contatto con Joseph Beuys e
partecipa alla sua azione "Save the Woods" (1971). Le prime
opere affrontano la storia del Terzo Reich e si confrontano con
l'identità post-bellica della Germania; Facendo la parodia del
saluto nazista o citando e decostruendo l'architettura
nazional-socialista e le leggende eroiche germaniche, Kiefer
esplora la sua identità e la sua cultura. Dal 1971 fino al suo
trasferimento in Francia nel 1992, Kiefer lavora in Germania e
inizia a incorporare nel suo lavoro materiali e tecniche che
sono oggi emblematici — piombo, paglia, piante e xilografia -
insieme a temi quali il ciclo dell'Anello del Nibelungo di
Wagner, la poesia di Paul Celan e Ingeborg Bachmann, oltre a
connotazioni bibliche e misticismo ebraico.
L'artista riceve per la prima volta un'imponente attenzione a
livello internazionale quando rappresenta, insieme a Georg
Baselitz, la Germania Ovest alla 39a Biennale di Venezia nel
1980. La metà degli anni '90 segna un cambiamento nel suo
lavoro: i numerosi e frequenti viaggi in India, Asia, America e
Nord Africa stimolano il suo interesse per un confronto tra il
pensiero del mondo occidentale e quello del mondo orientale.
L'interesse per i libri, sia come testo sia come oggetto, è
evidente nella sua opera. Alcuni anni dopo essersi trasferito a
Barjac, in Francia, Kiefer trasforma la proprietà attorno al suo
studio scavando la terra per creare una rete di gallerie
sotterranee e di cripte per collegare varie installazioni
artistiche. Lo studio-museo fa ora parte della Eschaton-Anselm
Kiefer Foundation, che è aperta al pubblico.
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