Umberto Saba la definiva il suo "antro oscuro". L'aveva acquistata nel 1919 ed era diventata presto il cuore della sua vita e della sua produzione artistica. Oggi, dopo il restauro, la comunità ebraica di Trieste, proprietaria dell'immobile, e la famiglia Cerne hanno riconsegnato, nel corso di una cerimonia, le chiavi della storica Libreria Antiquaria Umberto Saba. Un momento che segna il ritorno alla città di uno dei suoi luoghi più emblematici.
Il recupero, avvenuto sotto la supervisione della Soprintendenza Friuli Venezia Giulia, ha preservato ogni elemento storico: dal parquet originale alle librerie perimetrali, dal grande bancone all'ingresso alla scrivania personale del poeta, fino alle iconiche torri librarie centrali. Particolare attenzione - riporta una nota - è stata dedicata alla ricollocazione dei circa 28mila volumi della collezione, inclusi gli 800 libri del Fondo sabiano. Il restauro è stato possibile grazie a una raccolta fondi.
Nel 1919 Saba rilevò la Libreria Antica e Moderna da Giuseppe Mayländer. Ispirato dall'atmosfera raccolta del luogo, vi trascorse oltre 35 anni, circondato da volumi rari e manoscritti. Conosciuto per il carattere schivo e riservato, trasformò lo spazio in un laboratorio intellettuale, un punto d'incontro per artisti e scrittori come Italo Svevo, Virgilio Giotti e Gianni Stuparich. Il poeta lavorò instancabilmente tra gli scaffali, rifiutando spesso i clienti che non gli erano graditi, affidando progressivamente l'amministrazione della libreria al fedele collaboratore Carlo Cerne. Alla morte di Saba, nel 1957, Carlo proseguì l'attività, trasmettendo poi il testimone al figlio Mario, morto lo scorso gennaio. La libreria si presenta oggi con una duplice vocazione: pronta a riprendere la sua storica funzione di libreria antiquaria e a ospitare un percorso museale.
Intanto il Rossetti-Teatro Stabile del Fvg ha promosso una maratona di lettura del Canzoniere di Saba, con le voci, tra gli altri, degli attori Maria Grazia Plos, Giulio Cancelli e Andrea Germani.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA