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La Siria che ha combattuto il regime ne Il frutteto di Damasco

La Siria che ha combattuto il regime ne Il frutteto di Damasco

la saga familiare di Camille Neveux da Daraya alla diaspora

ROMA, 20 gennaio 2025, 12:32

Redazione ANSA

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(di Laura Valentini) CAMILLE NEVEUX, 'IL FRUTTETO DI DAMASCO' (TRE60, PP.272, EURO 16.90) - Una saga familiare che trae origine e nome da una zona rigogliosa e fertile vicina a Damasco, nei pressi della città siriana di Daraya chiamata proprio 'Il frutteto di Damasco'. E' lo stesso titolo del libro con cui la francese Camille Neveux racconta le vicende di tre generazioni di una famiglia siriana mostrando cosa ha significato crescere nel paese mediorientale nella seconda metà degli anni Novanta, quando il dominio del regime di Hafir Al Assad è ancora saldo sulla popolazione e gli effetti della dittatura sono ben visibili anche ai bambini. Al dittatore alauita subentra il figlio Bashar ma nulla cambia e alcuni ragazzi, tra cui Aissa, decidono di dar vita a un movimento pacifico che chiede 'solo' il ritorno alle libertà costituzionali. Insieme a lui va a manifestare anche la sorella Fulla e suo marito Majed, colui che pagherà il prezzo più alto della spietata reazione del regime alla dissidenza. La piccola Nermine, figlia della coppia, ignora il segreto che circonda la sua nascita e cresce in Libano dove è scappata la sua famiglia.
    Neveux, al suo esordio letterario, alterna i piani del racconto tra l'irrompere della rivolta nel 2011, l'estate del 2014, dove si svolgono gran parte dei fatti narrati a monte della fuga dal paese dei protagonisti, e la primavera del 2024: le vicende narrata arrivano ad appena qualche mese prima del crollo del regime di Assad e dell'inizio di un'epoca i cui contorni non sono ancora chiari, ma che intanto ha portato a un cambio di governo a Damasco. Sembra tramontato il potere dei famigerati 'mukhabarat', l'intelligence che tanto terrore sparge nel libro e che non impedisce pero' al movimento di liberazione di manifestare e incitare alla rivolta pur sapendo che questo potrebbe costare molto caro in termine di carcere, torture o morte.
    Attraverso la storia di Aissa e di sua sorella, dei loro anziani genitori e della figlia Nermine, 'Il frutteto di Damasco' racconta il dramma di un popolo martoriato dalla guerra e celebra il coraggio di chi, come i protagonisti del suo romanzo, ha scelto di non arrendersi e di lottare per la pace e la libertà. A volte sentendosi anche in colpa per avere scelto tra la morte e la fuga all'estero proprio quest'ultima. Come Aissa che ripara a Parigi: "SÕ`, sono scappato. Non potevo continuare la rivoluzione da solo. Sarei morto in Siria. Mio padre mi ha costretto a lasciare il Paese. Voi non c'eravate piu` , e lui non voleva perdere un altro figlio. Da allora, non ho mai smesso di sentirmi colpevole". Camille Neveux, giornalista di Liberation, esperta del mondo arabo, ha realizzato numerosi reportage e inchieste in Libano, Egitto, Turchia, al confine turco-siriano e siro-libanese, e Arabia Saudita. Vive con i suoi tre figli e il marito, che è nato a Daraya, in Siria, dove nel 2011 ha partecipato alla rivoluzione prima di trasferirsi in Francia nel 2015.
   

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