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Al Poldi Pezzoli Andrea Solario, popstar del Rinascimento

Al Poldi Pezzoli Andrea Solario, popstar del Rinascimento

In mostra fino al 30 giugno, 'fu valutato più di Botticelli'

MILANO, 25 marzo 2025, 19:14

di Bianca Maria Manfredi

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Collezionato da Maria de' Medici, Richelieu, Mazzarino e Luigi XV, valutato nella prima metà dell''800 più di Botticelli e Piero della Francesca, Andrea Solario - esponente originale del Rinascimento lombardo, maestro del colore - fino al 30 giugno è il protagonista di una mostra monografica al museo Poldi Pezzoli di Milano. Anzi è protagonista della prima monografica che gli sia mai stata dedicata, con l'eccezione di una esposizione nel 1985 al Louvre, limitata però essenzialmente alla sua produzione francese.
    "Facciamo riscoprire un pittore che non sarà più dimenticato" ha assicurato alla presentazione della mostra la direttrice del Poldi Alessandra Quarto.
    Bastano alcuni numeri per comprendere l'importanza dell'operazione culturale legata a 'La seduzione del colore.
    Andrea Solario e il Rinascimento fra Italia e Francia': sono 24 le sue opere in mostra (su un corpus complessivo di una cinquantina), 10 non sono mai state esposte, due sono nuove attribuzioni, cinque sono state restaurate. Fra i restauri che il Poldi Pezzoli ha reso possibili c'è quello del Ritratto di donna del Castello Sforzesco, mentre il Louvre si è occupato di quello della Madonna del cuscino verde.
    Il nucleo più ampio delle opere di Solario - che è stato capace di unire il cromatismo veneto all'attenzione al dettaglio dei fiamminghi alla composizione leonardesca - è proprio in possesso del Poldi Pezzoli. Il conte Gian Giacomo Poldi Pezzoli ne acquistò cinque e dopo la sua morte, all'istituzione del museo, ne vennero acquistate altre due. Sei sono invece le opere in possesso del Louvre, tutte ora in mostra, inclusa la Madonna del cuscino verde che non aveva mai lasciato la Francia. Solario infatti è stato il primo artista a portare Oltralpe il rinascimento italiano, lo ha fatto dieci anni prima di Leonardo.
    L'esposizione - a cura di Lavinia Galli e Antonio Mazzotta con l'allestimento di Migliore+Servetto - è divisa in tre sezioni: una dedicata agli anni veneziani, una al periodo francese e la terza a quello milanese. A completare l'esposizione un'opera contemporanea, una installazione di Bob Wilson, che ha reinterpretato la serie Video Ritratti di Lady Gaga creata nel 2013 per il Louvre, questa volta non partendo dal Ritratto di mademoiselle Caroline Rivière di Ingres per arrivare al volto dell'artista, ma dalla Testa di San Giovanni Battista di Solario.
    Alla mostra è anche legato un lavoro di ricerca e diagnostica per immagini (in cui si è impegnato anche il Cnr) i cui risultati saranno presentati in un convegno a maggio. "Una occasione straordinaria per valorizzare il nostro patrimonio", ha osservato l'assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso, mentre l'assessore milanese Tommaso Sacchi ha sottolineato la collaborazione pubblico privato ricordando che per il Salone del Mobile Bob Wilson ha anche curato una installazione che coinvolge la Pietà Rondanini custodita al Castello Sforzesco. "Spero che la mostra dedicata a Solario - ha concluso Sébastien Allard, direttore del dipartimento di pittura del Louvre - dia il via a una nuova serie di collaborazione con i musei milanesi".
   

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