I dipinti coloratissimi, alcuni imponenti, a rapire lo sguardo, insieme a manifesti, poster, frasi scritte a mano, fotografie con scrittori, da Andrea Zanzotto a Natalia Ginzburg, da Raffaele La Capria a Erri De Luca, oltre al compagno Goffredo Parise, ad affollare le pareti.
E poi le sculture "nascoste" in giardino, e i pennelli, tantissimi di ogni tipo, accanto a smalti, tempere e spray, tutti strumenti e ricordi di una vita ancora vissuta in una totale immersione nell'arte.
Ogni mattina Giosetta Fioroni continua ad abitare il suo spazio, quel meraviglioso studio nel cuore di Trastevere che da oggi sarà la sede operativa della Fondazione nata nel 2018 per valorizzare la sua opera e quella del suo compagno di vita. Dopo un lungo lavoro di preparazione, la Fondazione Goffredo Parise e Giosetta Fioroni entra dunque nel pieno della sua operatività, con l'impegno di raccontare a studiosi, collezionisti e semplici cittadini il sodalizio artistico e di vita dei due autori, tutelandone, conservandone e promuovendone l'opera omnia. Oltre alla preservazione e alla catalogazione dell'intero corpus di opere, la Fondazione custodisce l'archivio nel quale è stata raccolta tutta la documentazione relativa al lavoro di Giosetta Fioroni e una parte del fondo archivistico di Goffredo Parise.
Oggi, alla presenza dell'artista, tante sono state le persone, tra amici e addetti ai lavori, venuti a renderle omaggio, proprio nel luogo a lei più familiare, cuore pulsante del suo lavoro.
Le attività che la Fondazione ha in programma sono molteplici: dalle giornate dedicate alla lettura di testi di Goffredo Parise alle visite guidate all'archivio d'artista, dalla proiezione dei film realizzati da Giosetta Fioroni ai talk su temi eterogenei riguardanti in particolare l'arte e la letteratura, non solo del Novecento. Senza contare poi l'obiettivo principale, quello di portare avanti la procedura per la archiviazione e autenticazione delle opere dell'artista allo scopo di realizzare il Catalogo Generale delle opere di Giosetta Fioroni.
"Abbiamo voluto creare un luogo fruibile per la città di Roma, istituiremo borse di studio e si potrà visitare l'archivio, questo spazio avrà una una doppia anima, da un lato lavoreremo all'enorme documentazione che stiamo digitalizzando, dall'altro vogliamo aprirci al futuro con collaborazioni con giovani artisti", ha detto oggi all'ANSA la direttrice della Fondazione Giulia Lotti. "Sarà un luogo inclusivo", ha aggiunto il presidente della Fondazione Davide Servadei, "questo resta lo studio di Giosetta ma ci saranno anche tante altre figure che graviteranno qui intorno. Oggi non è l'inaugurazione, ma la fine di un lungo percorso di preparazione, al termine di un lavoro serio e rigoroso su tutto il materiale che l'artista ci ha messo a disposizione in una vita intera di lavoro. Con l'obiettivo di riuscire presto a realizzare un catalogo generale con tutte le sue opere".
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