Le opere di Gianfranco Baruchello, in
mostra dentro e fuori Villa Farnesina dal 25 gennaio al 3
maggio, dialogano con i capolavori del passato del Museo romano
e sede dell'Accademia Nazionale dei Lincei. L'esposizione
'Gianfranco Baruchello. Mondi Possibili', a cura di Carla
Subrizi, propone un dialogo a distanza tra storia e iconografie
appartenenti a epoche differenti ed è ideata in concomitanza con
il Convegno internazionale di studi sull'opera dell'artista che
si terrà il 23 e il 24 gennaio presso l'Accademia. La storia,
l'inconscio, il sogno e l'ambiente, temi presenti nei cicli
degli affreschi della Villa Farnesina, sono stati sempre
indagati dallo stesso Baruchello nei suoi 70 anni di attività e
tornano in questa mostra attraverso la pittura, l'oggetto,
l'installazione e l'immagine in movimento. Così con l'opera 'Il
Fiume' l'artista si ritrova a dialogare con la ninfa Galatea di
Raffaello, presente negli affreschi della Loggia omonima: se
Raffaello pensa Galatea attraverso le Metamorfosi di Ovidio,
Baruchello 500 anni dopo si identifica nel corso di un fiume che
scopre la difficoltà a fluire a causa di squilibri naturali ma
anche personali. Politica e poetica si uniscono per raccontare
la storia di una questione cruciale, quanto mai attuale:
continueranno a fluire i fiumi o si arresteranno in una foce
piena di ostacoli e impedimenti, come nella tela di Baruchello?
Tra le altre opere della mostra che dialogano con gli ambienti
di Villa Farnesina: 'Una Casa in fil di ferro' che nella Sala
del Fregio racconta le fragilità, e il 'Monumento ai non eroi'
che nella Sala delle Nozze di Alessandro Magno e Roxane ci parla
dei dimenticati dalla storia. E, ancora, stratificazioni
temporali e spaziali della complessità dei cicli pittorici della
Villa colte nell'opera 'Oh, Rocky Mountains Columbine', nella
Saletta pompeiana; sguardi che dalla storia continuano a
interrogarci nel montaggio fotografico 'La storia ci guarda';
teste apribili che mostrano l'inconscio, la memoria e territori
delle psiche ancora da esplorare nella serie 'Murmur', nella
Loggia di Amore e Psiche; 'Piante velenose, Pericolo!', un
giardino di piante seducenti che si rivelano pericolose nel
parco storico della Villa; una scultura che mostra la
cartografia di un territorio intimo e sensibile nella Sala 5,
dove le pareti sono in restauro per far riemergere le
stratificazioni pittoriche con l'opera 'Rilievo ideale'.
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