/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Lo Voi al Copasir, difende la Procura sul caso Caputi

Lo Voi al Copasir, difende la Procura sul caso Caputi

Tre ore di audizione. Espresso 'amarezza per attacchi mediatici'

ROMA, 19 febbraio 2025, 19:10

di Marco Maffettone

ANSACheck
Lo Voi al Copasir, difende la Procura sul caso Caputi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Lo Voi al Copasir, difende la Procura sul caso Caputi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Oltre tre ore per ribadire la correttezza del lavoro svolto dalla Procura di Roma sul caso legato alla gestione degli atti nell'indagine avviata dopo una denuncia del capo di gabinetto della premier Meloni, Gaetano Caputi.

Il capo dei pm della Capitale, Francesco Lo Voi, è stato ascoltato dal Copasir in una audizione fiume legata a quanto avvenuto nei mesi scorsi e che ha portato il Dis a presentare un esposto alla Procura di Perugia per violazione della legge speciale istitutiva dei servizi segreti. Il procuratore nel corso della seduta ha risposto a tutte le domande fornendo chiarimenti e sottolineando la non fondatezza, sia in fatto che in diritto, delle accuse mosse. Lo Voi avrebbe fatto emergere anche la sua amarezza per quelli che avrebbe definito veri e propri attacchi mediatici ricevuti in queste settimane.

Davanti al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, il Procuratore avrebbe sostanzialmente ribadito quanto già fatto filtrare nelle scorse settimane: il suo ufficio si è mosso nel solco del rispetto assoluto delle leggi. Il nodo è quanto previsto al comma 8 dell'articolo 42 della legge speciale: la norma è al centro dell'incartamento inviato dal Dis al procuratore Cantone che ha proceduto all'avvio di una indagine al momento contro ignoti.

I servizi lamentano la violazione della normativa in quanto la procura di Roma, in qualità di destinataria delle informative riservate dell'Aisi, avrebbe dovuto adottare le necessarie cautele per evitarne l'indebita diffusione.

Davanti al Copasir, illustrando la condotta dell'ufficio, l'alto magistrato ha sostanzialmente sostenuto che la norma speciale viene applicata in caso di azione coattiva da parte della Procura, con ordine di esibizione di atti al Dipartimento delle informazioni per sicurezza. In questo caso - è la tesi di Lo Voi - ciò non sarebbe avvenuto e quindi non ci sarebbe stata alcuna infrazione della legge: è stata, invece, correttamente applicata la legge generale a tutela del diritto di difesa con il deposito degli atti nella chiusura delle indagini a carico di alcuni cronisti per rivelazione.

Nell'indagine al centro del caso i carabinieri, a cui erano state delegate le indagini, avevano scoperto nel corso dell'attività istruttoria "tre interrogazioni" su Caputi alla banca dati Punto Fisco. Accessi effettuati con altrettanti profili "intestati al Dis" ma "in uso all'Aisi". Punto Fisco è il data base pubblico dell'Agenzia delle Entrate che contiene informazioni fiscali, reddituali e catastali di ogni cittadino italiano. Le verifiche risalgono a due anni fa: la prima il 23 gennaio e alcuni mesi dopo le altre due, il 4 e il 25 settembre.

Alla luce di questo elemento il capo dell'ufficio giudiziario di Piazzale Clodio ha inviato, nel 2024, una missiva all'allora capo del Dis, l'ambasciatrice Elisabetta Belloni. Nell'atto Lo Voi scrive: "Dove non sussistano ragioni ostative, di volere comunicare le generalità complete delle persone che hanno effettuato gli accessi, unitamente alle ragioni che vi hanno dato causa o che, comunque, li hanno legittimati".

La risposta trasmessa in Procura è vergata dal neodirettore dell'Aisi, Bruno Valensise. Nel documento il funzionario rivela il ruolo nell'indagine su Caputi dell'ex numero due dell'Aisi e attuale vice al Dis, Giuseppe Del Deo. All'attenzione del Procuratore della Capitale è stata posta la versione ufficiale dell'Agenzia: le attività svolte su Caputi sono state avviate quando a capo della struttura c'era Mario Parente e Del Deo era suo stretto collaboratore. L'Aisi spiega che le verifiche sono state autorizzate per confermare o smentire i rumors su figure definite target che tentavano di accreditarsi ai massimi livelli del governo.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza