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'Magma', docufilm che racconta delitto Mattarella a Palermo

'Magma', docufilm che racconta delitto Mattarella a Palermo

Alla presentazione stasera anche il figlio del presidente ucciso

PALERMO, 22 gennaio 2025, 21:58

Redazione ANSA

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"Ci siamo trovati di fronte ad un vulcano di carte da analizzare. La squadra che ha realizzato il film e gli stessi autori sono tutti molto giovani, molti di loro non erano nati quando è stato ucciso Mattarella o quando è stato rapito Aldo Moro. Erano tutti fatti distanti ma che, per noi, generazioni che non c'erano all'epoca, erano avvenimenti essenziali da riscoprire. Abbiamo compreso che l'Italia è una terra di confine fra due blocchi e che la Sicilia è confine del confine". Così la regista Giorgia Furlan, parlando nel corso del dibattito a seguito della presentazione del suo docufilm "Magma.
    Mattarella, il delitto perfetto", prodotto da Mauro Parissone, presentato stasera al cinema Rouge et Noir di Palermo e che approderà prossimamente su Netflix.
    Alla presentazione del docufilm nel capoluogo siciliano era presente in sala, Bernardo Mattarella, figlio del presidente della Regione ucciso il 6 gennaio 1980. Nel docufilm, oltre alla ricostruzione di una testimonianza resa possibile grazie all'intelligenza artificiale della voce di Giovanni Falcone, tratta da una seduta segreta della commissione antimafia, compaiono anche le figure del giornalista Attilio Bolzoni, che guida il racconto, e del capo di gabinetto di Mattarella, Maria Grazia Trizzino che racconta "di un incontro tra Mattarella e Rognoni - spiega la regista - in seguito al quale mi è giunto spontaneo chiedermi quale fosse stato il contenuto di quell'incontro". Nel docufilm Trizzino racconta: "dopo aver incontrato Rognoni Mattarella mi convocò nella sua stanza dicendomi che, se gli fosse capitato qualcosa di spiacevole, io avrei dovuto ricollegare tutto a quell'incontro".
    Nel docufilm dedicato a Mattarella compaiono anche alcuni omaggi a personaggi noti del panorama palermitano, come la fotoreporter del giornale L'Ora, Letizia Battaglia, giunta sulla scena del delitto pochi attimi dopo l'agguato. "Il giornale L'Ora è stato molto importante per la città di Palermo - spiega la regista - mi sembrava giusto un omaggio ad esso per far rivivere l'importanza che ha rivestito per la storia della città", conclude Furlan.
   

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