Avanti con i lavori per le sale operatorie all'ospedale oncologico Businco di Cagliari. Con una doppia strada: "sulla ristrutturazione delle sale operatorie dell'ospedale Businco si va avanti col progetto predisposto dalla direzione dell'Arnas Brotzu con i finanziamenti Pnrr, ma consideriamo positivamente anche la proposta avanzata da medici ed associazioni di pazienti oncologici di valutare un'idea di moduli operatori provvisori all'esterno della struttura". Lo ha spiegato l'assessore alla Sanità Armando Bartolazzi al termine della riunione con i vertici aziendali dell'Arnas, una rappresentanza di medici del Businco e diverse associazioni di pazienti oncologici.
La Regione ha quindi previsto la possibilità di moduli prefabbricati che possano affiancare l'ospedale durante lavori di ristrutturazione. "L'obiettivo - ha spiegato l'esponente della Giunta Todde - è scongiurare disagi ai pazienti mantenendoli all'interno di un percorso operatorio e di degenza in totale sicurezza. Le sale operatorie versano in condizioni drammatiche e vanno ristrutturate quanto prima, a garanzia dei pazienti - ha chiarito l'assessore - Il nostro intento è quello di consegnare al Businco il ruolo di Cancer Center di riferimento per la Sardegna, perché ci sono tutte le potenzialità e le professionalità per poterlo fare. Abbiamo a disposizione 11 milioni di euro provenienti da fondi PNRR che derivano da un vero e proprio contratto che produce degli obblighi ed al quale la Regione è vincolata".
Le associazioni però non sono soddisfatte: "Purtroppo, ancora una volta, dobbiamo registrare un pensiero unico, quello di demolire due sale operatorie dell'oncologico senza garantire, in attesa della ricostruzione prevista entro giugno 2026, l'appropriatezza delle cure ai/alle pazienti oncologiche. La proposta di realizzare le sale operatorie modulari, prefabbricate, che le associazioni avevano suggerito lo scorso novembre - viene sottolineato in una nota - partivano dal presupposto che la loro attivazione prima dei lavori avrebbe ridotto drasticamente i disagi per i pazienti derivanti dal trasferimento della chirurgia toracica al San Michele.
Nell'incontro però, abbiamo appreso che le sale operatorie prefabbricate non possono garantire la continuità terapeutica dei pazienti dell'oncologico perché non entreranno in funzione prima della demolizione dell'esistente. E potrebbero essere realizzate in 5 mesi. Nel frattempo a partire da marzo l'Arnas Brotzu intende avviare i lavori di ristrutturazione".
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