La Giunta regionale su proposta
dell'assessore alla Sanità e Sociale Manuela Lanzarin, ha
approvato la presentazione di un progetto di turismo sociale
inclusivo per rendere le località turistiche e i servizi di
supporto sempre più accessibili e inclusivi a persone fragili o
con disabilità e per promuovere un cambiamento socio-culturale
che permetta di rendere il Veneto accessibile e inclusivo a
tutti, senza distinzione, un progetto che ormai ha consolidato
esperienze e che avrà un ulteriore sviluppo.
"Il Veneto - rileva Lanzarin - conta 72 milioni di presenze
turistiche ogni anno e in un'Europa nella quale si stimano 101
milioni di persone con disabilità che potrebbero fruire di
vacanze anche nella nostra regione purché sia garantita
l'accessibilità e la possibilità di essere accompagnati e,
all'occorrenza, di ricevere assistenza. Un'azione rivolta anche
nell'ottica delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di
Milano-Cortina 2026 e coinvolto le diverse Ullss per le
peculiarità dei loro territori".
Gli obiettivi delle AULSS venete e nel cluster olimpico e
paralimpico Cortina 2026 sono: promuovere, anche con una
comunicazione efficace, l'accessibilità e inclusività del
Veneto; promuovere un'offerta turistica sicura per la gestione
ordinaria e in emergenza di persone con disabilità; stimolare la
cultura del turismo inclusivo e accessibile in istituti
scolastici e universitari, in contesti fieristici e di
valorizzazione delle esperienze; valorizzare le realtà inclusive
e realizzare tirocini di persone con disabilità promuovendone
l'autonomia abitativa; valorizzare le attività ludiche e
sportive per persone con disabilità e offrire esperienze di
integrazione, socializzazione e scoperta del territorio. "Gli
obiettivi del progetto - aggiunge Lanzarin - sono un ulteriore
sviluppo dell'esperienza consolidata nella nostra regione che ha
saputo affiancare al turismo inteso come accessibilità e
inclusività, iniziative ed esperienze lavorative e di tirocinio
dei giovani con disabilità impegnati nel progetto di turismo
inclusivo, promuovendo la loro autonomia anche attraverso
esperienze abitative ed il lavoro. Se inizialmente lo scopo era
di rendere accessibili le spiagge ai turisti con disabilità,
coinvolgendo le Ulss del litorale e offrendo servizi di
accompagnamento e assistenza sanitaria, poi si sono aggiunte
attività sportive quali barca e canoa e pet therapy, per
migliorare e arricchire le esperienze ampliando il progetto
anche in altre aree della nostra regione".
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