Dopo undici anni di presidenza del
Tribunale di Isernia, e 40 totali di servizio per la
magistratura, si congeda dal lavoro Vincenzo Di Giacomo. Oggi,
ultimo giorno di lavoro, ha voluto incontrare la stampa per
ripercorrere le tappe della sua carriera. Ha posto l'accento
soprattutto sul periodo a Isernia.
"Quando arrivai qui, fine 2014, il Tribunale di Isernia era
agli ultimi posti per lo smaltimento degli arretrati. Nel 2015
arrivò il Ministro Orlando che parlò di una poderosa rimonta e
nel 2016 dal 149/o posto, il penultimo, risalimmo al 23/o. Poi,
nel 2017, ci siamo classificati al primo posto in Italia per lo
smaltimento dell'arretrato civile ed ancora l'anno scorso,
nonostante le scoperture di organico, ci siamo classificati al
secondo posto per lo smaltimento delle esecuzioni".
Tra i momenti della sua carriera ha ricordato il processo per
il crollo della Scuola Jovine a San Giuliano di Puglia
(Campobasso), quando era in Corte d'Appello e, con una sentenza
di oltre 800 pagine ribaltò l'esito del giudizio di primo grado
con cui erano stati tutti assolti. Infine un passaggio
sull'aggregazione della provincia di Isernia all'Abruzzo: per Di
Giacomo non è un passo positivo per il territorio pentro poiché
porterebbe a una perdita dei servizi.
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