Nelle Marche, secondo l'Atlante
dell'infanzia a rischio in Italia di Save the Children, il 14,3%
dei ragazzi tra gli 11 e i 13 anni è stato vittima di
cyberbullismo. E nell'indagine annuale condotta
dall'Associazione Nazionale Di.Te (Dipendenze tecnologiche, gap
e cyberbullismo), il 17% dei bambini di 3 o 4 anni possiede già
un telefonino, il 78% utilizza il tablet e il 10% il laptop.
Inoltre, il 50% ha accesso a siti o app di messaggistica e il
21% ai social, con l'apertura di un profilo. Per affrontare il
problema legato alla tecno-dipendenza l'ordine degli Psicologi
delle Marche ha siglato un protocollo con le associazioni Di.Te
e R.E.D. Aps (Rete Educazione Digitale). La convenzione appena
siglata "è il coronamento di sforzi concreti fatti nel corso
degli ultimi anni delle tante attività svolte in tutte le Marche
come l'ultima di dicembre alla Mole Vanvitelliana di Ancona: il
dibattito sul cyberbullismo con gli specialisti Roberta Bruzzone
e Giuseppe Lavenia", il commento della presidente Katia
Marilungo.
La convenzione, della durata di tre anni, prevede
l'organizzazione di convegni, seminari, tavole rotonde, workshop
e momenti di studio, con il coinvolgimento di esperti del
settore, per approfondire le tematiche connesse alla dipendenza
da internet e fornire gli strumenti utili per affrontare gli
effetti negativi sulla sfera psicologica, sociale e relazionale.
Un ciclo di incontri sarà inoltre dedicato alla conoscenza dei
rischi legati al mondo digitale: fenomeni pericolosi come
l'adescamento, il sexting, estorsioni, stalking, diffamazione,
furto di identità, phishing, hacking, truffe, spamming, malware,
pedopornografia, dipendenze dai giochi online e cyberbullismo,
che richiedono strategie di prevenzione e contrasto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA