"La denuncia e la preoccupazione
contenute nel report di Draghi sull'Europa penso che vadano
assolutamente accolte": a dirlo è stato Maurizio Landini,
segretario nazionale Cgil, oggi a Camerino (Macerata) per
partecipare a un convegno sulle aree interne organizzato dalla
Cgil Marche.
"Del resto prima di lui c'è stato un altro studio che è stato
avanzato da Enrico Letta sempre su commissione dell'Europa e mi
sembra che i due studi vadano in una direzione molto precisa,
per questo penso che sia folle ciò che sta facendo il governo
italiano quando propone l'autonomia differenziata", ha aggiunto
Landini. "Mentre l'Europa ha bisogno di una politica fiscale
unica, da noi c'è chi pensa che facendo tante regioni, tante
patrie, ognuno può difendersi nel suo comune o nella sua regione
- ha sottolineato il segretario Cgil - Uno che pensa una cosa
così bisogna aiutarlo, bisogna mettergli vicino uno bravo perché
sta raccontando delle balle e per questa ragione va fatta una
battaglia perché si costruisca davvero quell'Europa sociale e di
politiche industriali che oggi non c'è".
Landini ha ricordato che "il sindacato europeo lo scorso anno
ha manifestato a Bruxelles proprio per dire che c'era da
superare la politica di austerità e che c'era bisogno di fare
delle politiche europee diverse da quelle che stiamo facendo".
"Da tempo abbiamo posto il tema che quello che è stato fatto
durante la pandemia non poteva essere una parentesi, ma doveva
essere il cambiamento dell'Europa, perché sia l'Italia che
l'Europa hanno bisogno di investimenti molto consistenti", ha
osservato. "La Cina, l'India e gli Stati Uniti stanno investendo
una quantità di risorse proprio sul terreno della trasformazione
digitale, ambientale e quindi dei nuovi sistemi produttivi - ha
ammonito il segretario Cgil - che rischiano di far diventare
l'Europa una ruota di scorta".
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