Cinque sì per cinque referendum
abrogativi: quattro su lavoro, precarietà, sicurezza,
licenziamenti e uno sul diritto di cittadinanza per persone
straniere. L'invito a votare cinque sì arriva dal teatro della
Gioventù a Genova dove si è tenuto un incontro promosso dalla
Cgil, promotrice di 4 dei referendum ai quali si è aggiunto
quello sulla cittadinanza promosso da associazioni e partiti, e
concluso dal Segretario Generale della Cgil Maurizio Landini.
"Occorre ridare dignità al lavoro e garantire i diritti alle
persone -ha dichiarato Maurizio Calà segretario generale Cgil
Liguria -. Licenziamenti ingiusti, precariato diffuso, scarsa
attenzione da parte delle istituzioni a salute e sicurezza sul
lavoro, diritto di cittadinanza sono elementi centrali della
vita di milioni di cittadini che con questo grande esercizio di
partecipazione potranno esprimersi in modo diretto".
Nell'incontro, al quale hanno partecipato oltre a Landini e
Calà anche Alessandra Costante, segretaria generale FNSI,
Walter Massa, presidente Arci Nazionale, Daniela Padoan,
presidente Liberà e Giustizia, Giovanni Maria Flick presidente
emerito Corte Costituzionale, sono stati trattati i temi legati
al mondo del lavoro e quelli sulla difesa della democrazia: su
tutti libertà di stampa e disegno di legge sicurezza.
Inoltre dopo l'inammissibilità del referendum sull'autonomia
differenziata, è stata rilanciata la contrarietà della Cgil a
questo provvedimento: "Al di là delle decisioni della Corte per
noi non è cambiato nulla, anzi si è rafforzata la convinzione di
continuare la battaglia per fermare e abrogare quella legge - ha
aggiunto Calà - la Corte aveva già rilevato importanti profili
di incostituzionalità rimandando la legge in Parlamento per la
riscrittura di quelle parti e credo che ora l'impegno di tutti
coloro che sono contrari a questa legge spacca Italia debba
riprendere più forte di prima".
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